Molte le persone che giovedì sera a Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata hanno partecipato, munite di mascherina, alla presentazione di Favolando in corsia, il nome dell’iniziativa realizzato grazie al contributo del Club Rotary del Gruppo Vesuvio, che ha visto impegnati l’associazione ‘Nasi Rossi Clown Therapy’, presieduta da Francesca Colombo, gli alunni dell’istituto comprensivo Eduardo de Filippo di Sant’Egidio del Monte Albino e i bambini ospedalizzati del Nosocomio Umberto I di Nocera Inferiore, che ha dato vita a una raccolta di favole scritte da bambini, destinate però a un pubblico non solo di piccoli, ma ad ogni animo gentile che attraverso le parole e con le parole, riconosce il ruolo della favola e della creatività all’interno di un più ampio percorso creativo ed educativo.
A fare gli onori di casa il primo cittadino Vincenzo Ascione, che insieme all’Amministrazione comunale, è sempre vicino ad iniziative culturali di ampio respiro. Presente Martina Nastri, assessore alle politiche sociali e alla gentilezza, una delega richiesta a gran voce dai bambini di una scuola di Torre Annunziata e che ha visto il comune oplontino tra le prime trenta città di tutta Italia ad avere un assessore con questa delega.
La clownterapia, detta anche terapia del sorriso, è l’applicazione di tecniche di clownerie in ambito sanitario, allo scopo di migliorare l’umore dei pazienti, familiari e accompagnatori. Essa viene attuata da persone che scelgono il clown come stato di coscienza per entrare in relazione con persone ospedalizzate o in difficoltà. E’ la strada che ha scelto di intraprendere Marianeve Vitiello, attrice di teatro e clown di corsia e Anna Vitiello, coordinatrice del ‘Progetto Cripta’ della chiesa del Carmine di Torre Annunziata, conosciuta dai suoi bambini come clown dottore Spumosina.
Una emozionata Francesca Colombo, sociologa, insegnante di scuola primaria, presidente dell’Associazione ‘Nasi Rossi Clown Therapy’ ha illustrato ai presenti il suo lavoro, riuscire cioè a creare ponti tra mano lontane. Mani che non si potevano concretamente toccare, quelle dei bambini in classe e quelli in ospedale, eppure dalla lettura dei ‘Racconti a colori’ tutto questo non i percepisce, è tutto un unicum, come se i bimbi avessero collaborato fianco a fianco.
Presente anche lo scrittore Francesco Paolo Oreste, sospeso tra l’essere un ispettore di Polizia e un cantastorie, Nello Collaro, pittore vesuviano e Rodolfo Molettieri, artigiano della bontà, che ha recuperato antiche tecniche di produzione del pane. Ha moderato la serata la giornalista Titti D’Amelio. Il libro farà tappa la prossima settimana a Sarno, nei Giardini di Villa Lanzara, all’interno della 7° Edizione “Sarno Città che legge” e poi a Pompei.
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