«Ora conosciamo finalmente la ragione per la quale De Luca non ha mai aderito al mio invito a firmare il patto liste pulite. Era già consapevole che il primo degli impresentabili sarebbe stato proprio lui, col suo bel carico di accuse per truffa e falso, per aver trasferito 4 vigili da Salerno agli uffici della Regione Campania, dopo averli promossi e avergli raddoppiato gli stipendi, senza che questi avessero titoli e formazione adeguata. L’ennesima dimostrazione che calpestare le regole sia l’unica regola che questo governatore conosca». Lo ha affermato la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.
«Ora – continua la Ciarambino – che è venuta alla luce un’indagine che ha tenuto ben nascosta per mesi, De Luca ha il dovere di chiarire come stanno le cose. Approfittasse di una delle sue infinite dirette e, piuttosto che continuare a offendere il Governo e il nostro premier o esibirsi in gag sempre più patetiche, spiegasse carte alla mano quale bislacca procedura ha utilizzato per favorire gli amici vigili del suo feudo di Salerno. E dicesse a tutti noi se, da ora in avanti, per avanzamenti di carriera in Campania serva ancora fare un concorso o piuttosto basti essere amico del governatore».
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Campania, la scuola ripartirà il 24 settembre. De Luca: «Test sierologico obbligatorio per il personale»
- Aborto. Rauti (FdI): «Presentata interpellanza urgente a ministro Speranza. Ritiri Linee guida Ru486»
- Altroché democrazia, quella del governo Conte è solo bramosia di potere
- Droga, estorsione e sequestro di persona: 17 arresti tra Calabria, Lombardia e Veneto
- Campania, il governatore Vincenzo De Luca indagato per abuso d’ufficio
- Conte non ci pensa a lasciare la mano. E che importa se avrà contro 17 Regioni, in ballo ci sono i 209 miliardi dell’Ue