Il suo pontificato iniziato nel 2013
Oggi il mondo si ferma per dire addio a Papa Francesco, il «Papa del popolo», scomparso questa mattina alle 7:35 a Casa Santa Marta, all’età di 88 anni. La notizia, annunciata dal cardinale Kevin Farrell, ha scosso milioni di cuori, cattolici e non, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.
Un Papa venuto dalla fine del mondo
Jorge Mario Bergoglio, il primo Papa gesuita e latinoamericano, ha segnato un’epoca con il suo pontificato iniziato nel 2013. È stato il Papa delle periferie, degli ultimi, di una Chiesa «in uscita» che non si chiude nei palazzi ma va incontro al mondo. Con il suo sorriso disarmante e le sue parole schiette, ha saputo parlare a tutti: dai leader mondiali ai più poveri, dai giovani in cerca di senso agli scettici.
L’ultimo abbraccio alla folla
Ieri, nonostante le sue fragili condizioni di salute, Francesco non ha voluto rinunciare al suo ultimo abbraccio ai fedeli. Durante la benedizione Urbi et Orbi di Pasqua, si è affacciato dalla Loggia di San Pietro, affidando il messaggio a monsignor Ravelli ma regalando un ultimo giro in papamobile tra la folla esultante. Un gesto che riassume la sua missione: essere vicino, sempre, anche quando le forze venivano meno.
Papa Francesco, Una salute fragile, una fede incrollabile
La salute di Francesco, provata da anni di problemi respiratori e da un recente ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, non gli ha impedito di portare avanti la sua visione. Dalle encicliche come Laudato sì, manifesto per la cura del pianeta, alle riforme della Curia, fino al dialogo con le altre fedi, il suo pontificato è stato un inno alla speranza e alla giustizia.
L’eredità di un Papa rivoluzionario
Le sue battute – come quel «Fratelli e sorelle, buonasera!» al primo saluto dalla Loggia – e la scelta di vivere nella semplicità di Casa Santa Marta hanno fatto di lui un simbolo di umanità. Ha denunciato le ingiustizie, dal mercato delle armi alle disuguaglianze globali, e ha aperto le porte della Chiesa a chi si sentiva escluso, con parole che ancora risuonano: «Chi sono io per giudicare?».
Un vuoto che risuona nel mondo
Il mondo piange oggi un leader spirituale che ha saputo unire, provocare, commuovere. Le campane di San Pietro suonano a lutto, ma il suo messaggio di misericordia continuerà a vivere. Mentre il Vaticano si prepara al Conclave per scegliere il suo successore, una cosa è certa: Papa Francesco, il Papa venuto «dalla fine del mondo», ha cambiato il nostro per sempre.