Uno dei momenti più intensi e identitari dell’anno
Passeggiando tra i vicoli addobbati a festa, le luminarie scintillanti e l’eco delle bande musicali che attraversano la cittadina, Parete si prepara a vivere uno dei momenti più intensi e identitari dell’anno: la festa in onore di Maria Santissima della Rotonda, una tradizione che affonda le sue radici da ben oltre un centenario. È don Antonio, parroco della Chiesa di San Pietro Apostolo, a ricordarci che il vero punto di svolta risale al 5 aprile 1920, quando, nel lunedì in Albis, avvenne la storica incoronazione della Madonna per mano del Cardinale Oreste Giorgi, delegato dal Vaticano e inviato dal Capitolo di San Pietro in Roma.
Un momento solenne e carico di significato per la comunità, che da allora ha visto crescere ogni anno la partecipazione, la bellezza e la ricchezza dei festeggiamenti. «Fu proprio in quell’occasione che per la prima volta furono installate delle rudimentali luminarie elettriche, sostituendo gli archi vegetali di mirto che un tempo adornavano le strade», racconta don Antonio.
Tradizione e innovazione
La festa ha radici ancora più lontane: già nel 1861 si ha testimonianza del primo «Volo degli Angeli», una delle tradizioni più attese e amate. In origine, protagonisti erano bambini maschi, ma col tempo sono state le bambine a farsi portatrici di questo simbolico volo celeste, che rappresenta l’incontro tra il cielo e la terra.
Il percorso dal castelletto alla Chiesa rappresenta proprio la visita degli angeli sulla terra che, dopo aver pregato, fanno poi ritorno. «Sono loro che con emozione e coraggio ‘volano’ davanti alla Madonna portando le preghiere di tutto il popolo». Quest’anno, in via straordinaria, saranno sei gli angeli a prendere parte al rito, distribuiti in tre coppie nei giorni chiave delle celebrazioni.
Un 2025 straordinario
Il calendario degli eventi è denso e coinvolgente. A partire dalla mostra storico-artistica allestita nel piano nobile del Palazzo Ducale, che ripercorre il percorso liturgico, folkloristico e culturale della festa. Ma l’apice si raggiungerà lunedì 21 aprile, quando Parete accoglierà il Cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che presiederà la solenne celebrazione eucaristica e il rito di incoronazione, affiancato dal Vescovo di Aversa Angelo Spinillo e da numerosi altri prelati e sacerdoti del territorio.
A causa dell’importanza di questa celebrazione, la processione tradizionale è stata posticipata al pomeriggio di lunedì, mentre gli eventi previsti in precedenza per quel giorno slitteranno a martedì pomeriggio. Inoltre, per la prima volta, giovedì in Albis la Madonna raggiungerà il cimitero nella sua immagine originale, per una celebrazione speciale in memoria dei defunti.
Tra le altre novità: il ritorno della Madonna nel luogo del ritrovamento della Cappella sabato 26 aprile, con la consueta celebrazione eucaristica e un atteso spettacolo pirotecnico. E poi, una decisione storica: la Madonna non tornerà sul suo trono dopo l’Ottava, ma resterà esposta per tutto il mese di maggio, visitando otto rioni del paese per incontrare i fedeli.
Una festa che unisce
La Festa della Madonna della Rotonda oltre ad essere un evento religioso, é anche un potente simbolo di identità e coesione sociale. «È il cuore della nostra comunità che in questi giorni si ritrova, si abbraccia, si commuove», afferma don Antonio con orgoglio. Un sentimento condiviso anche dai tanti paretani che tornano da fuori regione o dall’estero per vivere nuovamente la magia di quei giorni che li hanno cresciuti, tra processioni, canti, luci, l’asta degli oggetti in piazza e il picnic della Pasquetta alla Cappella.
La festa, come sempre, coinvolge anche le nuove generazioni: gli alunni delle scuole elementari, le famiglie, i comitati locali. Un patrimonio vivo, che si rinnova nel tempo grazie alla devozione popolare e alla cura appassionata di chi, come don Antonio, custodisce con amore la memoria e la spiritualità di un popolo intero.
In un mondo che corre veloce, Parete si ferma per celebrare la sua storia, la sua fede e la sua Madonna. E lo fa, come sempre, con il cuore.