Una nuova sezione dovrà riesaminare le accuse
La Cassazione ha annullato l’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nei confronti di Debora Amato (difesa dall’avvocato Luigi Senese) indicata dagli inquirenti come la reggente del clan Amato-Pagano, e rinviato la questione a un’altra sezione dello stesso organismo giudiziario partenopeo. Il tribunale della libertà aveva confermato l’accusa formulata dal gip nei confronti della donna arrestata nel dicembre 2024 sulla base delle intercettazione e delle dichiarazioni rese da quattro collaboratori di giustizia, tra cui l’ex narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale.
Secondo gli inquirenti, dopo il 2021, Debora Amato aveva assunto il ruolo di reggente dopo l’arresto del capo Liguori Marco, in quanto l’unico componente ancora in libertà della famiglia Amato (Debora, infatti, è figlia di Rosaria Pagano e sorella di Carmine e Raffaele jr Amato Carmine).
Lo scorso 20 marzo gli ermellini hanno accolto il ricorso presentato da Emanuele Cicalese (il genero di Raffaele Amato, anche lui difeso dall’avvocato Senese) e annullato l’ordinanza del tribunale del Riesame con la quale si sosteneva che fosse l’organizzatore del traffico di stupefacenti per conto del clan Amato-Pagano. La permanenza in carcere della donna prosegue, in attesa della nuova decisione prevista nei prossimi giorni dai magistrati del Riesame di Napoli.