Caos controllato o confusione gratuita?
Deadpool & Wolverine, diretto da Shawn Levy, arriva come il primo vero crossover tra la follia irriverente di Wade Wilson e il burbero cinismo di Logan. Dopo mesi di hype e aspettative altissime, il film cerca di bilanciare azione, comicità e fan service… con risultati alterni.
Il film si apre con un Deadpool apparentemente pronto a lasciarsi alle spalle la vita da mercenario, ma un imprevisto legato al multiverso (tema ormai ricorrente nei film Marvel) lo costringe a tornare in azione. Per evitare un disastro di proporzioni cosmiche, viene affiancato da Wolverine – non esattamente felice di partecipare.
La trama, pur avendo una struttura di base, sembra spesso un pretesto per infilare gag metanarrative, cammei e riferimenti interni all’universo Marvel. Chi conosce bene il background dei personaggi apprezzerà certe scelte, ma per uno spettatore più casual il racconto può risultare frammentario e poco coinvolgente.
Reynolds e Jackman: affiatati ma prevedibili
Ryan Reynolds e Hugh Jackman funzionano insieme, su questo non ci sono dubbi. La loro dinamica, però, è esattamente quella che ci si aspetta: Deadpool parla troppo, Wolverine sbuffa. Dopo un po’, il gioco si fa ripetitivo, e manca forse una vera evoluzione nel loro rapporto. Le battute colpiscono a tratti, ma molte sembrano riutilizzate o pensate più per strizzare l’occhio al pubblico che per servire la storia.
Tanti riferimenti, poca sostanza
Il film abbonda di citazioni, autoironia e momenti costruiti per generare reazioni immediate in sala – applausi, risate, nostalgia. Ma al di là di questo, manca un reale approfondimento dei personaggi e delle loro motivazioni. Alcune scene sembrano più sketch comici che parti integranti della narrazione.
Dal punto di vista tecnico, le sequenze d’azione sono ben coreografate, anche se nulla di particolarmente innovativo. La violenza rimane in linea con lo stile di Deadpool, cruda ma sopra le righe. La colonna sonora fa il suo dovere, ma non lascia il segno.
Deadpool & Wolverine è un film che accontenta chi cercava puro intrattenimento e un po’ di nostalgia, ma offre poco di più. È divertente a tratti, ha momenti riusciti, ma non riesce davvero a distinguersi nel panorama ormai affollato dei cinecomic.