Scuola, Fratelli d’Italia: «Il Ministero ha calpestato la dignità dei docenti»

di Redazione

«Continuiamo a restare attoniti e sgomenti di fronte alle modalità con cui il Ministero si sta rapportando nei confronti dei docenti precari ed in particolar modo dei docenti in possesso del diploma magistrale ante 2001/ 2002, la cui odissea lavorativa e legislativa non trova fine. E che è davvero umiliante nei confronti di professionisti che hanno retto e reggono le sorti di un sistema scolastico sempre più in affanno». Lo affermano in una nota la professoressa Alessandra Vigliotti, responsabile regionale Campania FdI dipartimento pubblica istruzione, la professoressa Lucia Cerullo, candidata FdI al Consiglio Regionale Campania e Gimmi Cangiano, docente precario e anche lui candidato FdI al Consiglio Regionale Campania.

Azzolina Scuola
Lucia Azzolina

«Dopo le polemiche dei giorni scorsi circa l’insufficiente contingente delle immissioni in ruolo previste per l’Anno Scolastico che sta per iniziare. Dopo la triste idea dei “supplenti covid”. Dopo le genialate dei banchi con le rotelle e delle aule nei B&B, il ministro ne ha tirata fuori un’altra delle sue. Con nota 24335 dell’11 agosto infatti – continuano -, si chiarisce che per le prossime immissioni in ruolo, i diplomati magistrale anche se assunti in ruolo con riserva saranno cancellati dalle altre graduatorie. Tranne quella di un eventuale concorso ordinario».

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«Un attacco frontale alla meritocrazia democratica. Uno schiaffo in faccia a migliaia di docenti che già stanno combattendo una lunga battaglia per vedersi riconosciuto valore abilitante ad un titolo già di per sé considerato abilitante. E che se questa battaglia dovessero perderla, alla luce della ennesima ed univoca decisione ministeriale, si troverebbero escluse da altre graduatorie in cui risultano già inseriti a pieno titolo» sottolineano gli esponenti di FdI.

Scuola, FdI: «Azzolina ha messo a rischio il diritto al lavoro»

«Il ministro Azzolina, ancora una volta, ha calpestato la dignità dei docenti. E messo a rischio quel sacrosanto diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione. Senza considerare il danno per alunni e scuole in relazione a quello sconosciuto principio della continuità didattica. Ma, recependo la voce di centinaia e centinaia di docenti precari e a rischio cattedra, abbiamo già interessato il nostro coordinatore provinciale Marco Cerreto, ed il nostro coordinatore regionale sen. Antonio Iannone, che farà sue in Parlamento le istanze che stiamo raccogliendo sul territorio. Sulla difesa della Scuola e dei Doventi, non ci fermeremo» concludono.

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