«Da qualche tempo osserviamo la lotta e le proteste degli aspiranti che hanno partecipato ai concorsi banditi negli ultimi anni. Non c’è giorno in cui non si legge di qualche loro iniziativa per fare sentire la loro voce», è quanto sostiene il segretario nazionale dell’Osapp Mimmo Nicotra, facendo luce sulle numerose aggressioni che si verificano all’interno degli istituti penitenziari italiani e sui provvedimenti mancanti del Governo per dare fine a questo scempio. Stando a quanto affermato dallo stesso Nicotra, infatti, la carenza degli organici nelle carceri è un problema gravissimo e le ultime iniziative parlamentari non danno ancora le risposte concrete che ormai tanti poliziotti penitenziari e tanti aspiranti agenti si attendono da tempo.
La battaglia dei ragazzi non si ferma di certo qui. Dopo l’ultima delusione sulle 650 assunzioni autorizzate dal Decreto Rilancio, con relativa esclusione dell’aliquota militare, infatti, i candidati del concorso per l’arruolamente di 754 allievi agenti, continuano ad innalzare la loro voce per farsi sentire dagli organi competente ed ottenere il ‘vero’ scorrimento delle loro graduatorie e garantire un più rapido processo assunzionale, che possa sopperire alla carenza degli organici e garantire maggiore sicurezza all’interno delle carceri. «Ebbene, questi ragazzi, ai quali facciamo i complimenti per la loro caparbietà, meritano di entrare a far parte della Polizia Penitenziaria», conclude Nicotra.
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