Camorra, condannato Francesco Pio Valda. È il presunto killer del 18enne ucciso agli Chalet

Condannate anche la nonna e la sorella

Francesco Pio Valda, ritenuto il responsabile dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, incassa la prima condanna per camorra. A Valda, l’autorità giudiziaria partenopea ha inflitto 15 anni e 4 mesi di carcere, riconoscendo la sussistenza di un gruppo camorristico, quello appunto dei Valda, legato al clan Aprea del quartiere Barra di Napoli.

Condanne per lo stesso reato anche per parenti e amici di Francesco Pio Valda, alcuni imputati a vario titolo al processo per l’omicidio di Maimone la cui sentenza è attesa per fine gennaio.

Pubblicità

A Giuseppina Niglio, nonna del giovane Francesco Pio Valda, ritenuto a capo dell’omonimo gruppo malavitoso, sono stati comminati 9 anni di carcere; alla sorella di Valda, Giuseppina, 9 anni e 4 mesi; Luigi Valda a 11 anni e 4 mesi; Emmanuel Aprea a 4 anni; 4 anni a Salvatore Mancini; ad Antonio Saiz inflitti 9 anni e 4 mesi; 12 anni e mezzo per Pasquale Saiz e a Pasquale Ventimiglia 9 anni e 4 mesi di reclusione. A coordinare le indagini e il processo è stata il pm antimafia di Napoli Antonella Fratello.

Le indagini avviate all’indomani dell’omicidio degli chalet

Lo scorso 19 marzo, il gruppo criminale fu colpito dalla squadra mobile che eseguì undici arresti nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda. Il gruppo Valda, legato prima al clan Cuccaro del quartiere Barra e poi al clan Aprea. Le indagini sono state avviate il 20 marzo 2023 quando personale della Squadra Mobile di Napoli è intervenuto in via Caracciolo all’altezza della zona degli chalet per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola al petto la notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, al culmine di una lite per un paio di scarpe firmate sporcate.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il giorno successivo Francesco Pio Valda fu sottoposto a fermo in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio. Le indagini avevano permesso di accertare che quella sera nella zona degli chalet di via Caracciolo si erano affrontati due gruppi di giovani a seguito di una lite per futili motivi e che Francesco Pio Valda avesse esploso diversi colpi d’arma da fuoco, nonostante la presenza di molte persone che affollavano la zona del lungomare, uccidendo Maimone estraneo ai fatti.

Il 12 ottobre 2023 fu poi eseguita un’ordinanza che dispose la custodia cautelare in carcere per 4 persone e gli arresti domiciliari per 3, in quanto ritenuti gravemente indiziati di detenzione di armi da sparo e favoreggiamento, aggravati anche dalle modalità mafiose. Gli indagati, dopo che fu commesso l’omicidio, a vario titolo avevano aiutato l’autore ad eludere le investigazioni ed avevano preso l’arma da fuoco utilizzata occultandola.

L’organizzazione criminale

Le investigazioni sono poi proseguite nei confronti dell’organizzazione criminale di appartenenza: Francesco Pio Valda è infatti il figlio di Ciro del clan Cuccaro di Barra, vittima nel 2013 di un agguato di camorra a seguito di una faida interna al clan. A seguito di questo evento, negli anni successivi, i Valda si sono legati al clan Aprea, in storico contrasto con il clan Cuccaro.

Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli hanno permesso di registrare un clima di tensione alimentato da una serie di eventi violenti, alcuni riconducibili alla conflittualità in corso tra gli Aprea e i Cuccaro, altri dovuti invece a fatti estemporanei in cui il gruppo dei Valda si è comunque ritrovato sempre coinvolto. Nel corso delle indagini sono state sequestrate armi da fuoco e sono stati documentati scambi armati tra i due gruppi. Sono stati inoltre registrati vari atti intimidatori, come esplosioni di ordigni artigianali, presso esercizi commerciali.

Sono infine state registrate varie interlocuzioni dal carcere, dato che gli affiliati detenuti riuscivano a comunicare con quelli liberi, impartendo disposizioni di vario genere attraverso smartphone illecitamente detenuti nella struttura carceraria. Il 29 febbraio la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della sorella di Francesco Pio Valda, che ha sostituito la misura degli arresti domiciliari in precedenza prevista per il favoreggiamento.

Il 27 febbraio l’indagata aveva infatti violato la prescrizione del divieto di comunicazioni con persone diverse da quelle coabitanti pubblicando un video sul social TikTok in cui si inneggiava alla mafia. Sul post era stata riportata anche la scritta «Tribunale di Napoli» e l’orario 7.30, chiaro riferimento al fatto che il giorno prima aveva avuto inizio il processo per l’omicidio del giovane Maimone

© Riproduzione riservata

Setaro

Altri servizi

Prof arrestata per violenza sessuale: a casa sequestrato materiale pornografico

Oggi l'interrogatorio di garanzia È stato trovato e sequestrato materiale pornografico a casa della professoressa di sostegno di 37 anni arrestata martedì dai carabinieri, in...

Giugliano, così i sottogruppi gestiscono il territorio del clan Mallardo

I collaboratori di giustizia: ecco chi sono i capi dell’organizzazione Napoli e Caserta. Due territori collegati non solo geograficamente, ma anche dal punto di vista...

Ultime notizie