La progettazione affidata all’architetto Pietrosanti
Per la Galleria Umberto I di Napoli ci potrebbe essere una svolta per la sicurezza e la valorizzazione. Si vanno definendo i dettagli organizzativi per la progettazione dei nuovi cancelli che verrano installati a protezione della storica struttura. La realizzazione artistica delle nuove installazioni, che difenderanno il monumento durante le ore notturne, è affidata a Roberto Pietrosanti, noto architetto e designer specializzato in opere monumentali.
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I lavori di installazione dei tre varchi inizieranno a marzo, dopo l’ultima conferenza dei servizi prevista per febbraio. L’iniziativa è il risultato di un protocollo d’intesa siglato nell’estate del 2022 tra Comune, Sovrintendenza e Prefettura. I cancelli, attivi dalle 22 alle 6, mirano a contrastare atti vandalici e incursioni di baby gang. Tuttavia, l’accesso da via Toledo resterà sempre aperto, come specificato nel progetto.
Il piano, come raccomandato dalla Sovrintendenza, è stato affidato a un team esperto in restauri monumentali e vede Pietrosanti alla direzione artistica. «Per marzo avremo un’area cantierabile – dichiara Laura Lieto, vicesindaca e assessore all’Urbanistica in un articolo de «il Mattino» – Il progetto è in linea con i tempi del tavolo prefettizio e sarà sottoposto a una nuova conferenza dei servizi a febbraio. Successivamente, saranno acquisiti ulteriori pareri tecnici, tra cui quello della Sovrintendenza, per procedere con i lavori».
L’investimento per i tre cancelli, spiega ancora il giornale partenopeo, si aggira intorno al milione di euro. Il primo ad essere installato sarà il varco dell’Angiporto, il più piccolo, situato lato San Carlo. Seguiranno quelli di via Verdi e Santa Brigida, con quest’ultimo che rappresenta la sfida più complessa per dimensioni e impegno strutturale. Prima del montaggio, però, sarà valutato l’impatto visivo e il sistema di ancoraggio.
Gli altri interventi
Oltre all’installazione dei cancelli, prosegue anche il restyling dei pavimenti della Galleria, portato avanti a step per non ostacolare le attività commerciali. L’area dell’Angiporto, spesso occupata da clochard, resta un punto critico: qui, si sono anche verificati episodi di degrado e tensioni con i commercianti. Nel frattempo, i muri lato San Carlo sono stati ripuliti dalle scritte vandaliche, offrendo un primo segnale di recupero.