Ma il governatore convoca la sua maggioranza
Un difficile tentativo di ricucire i rapporti con Vincenzo De Luca è in corso nel Partito Democratico. La sfida è complessa, ma una parte dei dem, in particolare l’ala riformista, sta cercando di aprire un dialogo con il governatore uscente. L’obiettivo è evitare spaccature che potrebbero compromettere la vittoria alle prossime elezioni regionali, lasciando la Campania alla guida del centrodestra. Secondo i mediatori, per raggiungere questo traguardo è indispensabile preservare l’alleanza con i centristi che finora hanno sostenuto De Luca, evitando fughe verso il centrodestra di liste civiche che potrebbero sentirsi escluse da un nuovo progetto.
Le parole pronunciate dal governatore in conferenza stampa venerdì scorso, tuttavia, sembrano andare nella direzione opposta. C’è chi ha interpretato i suoi interventi come un preludio al lancio di una lista autonoma, segnale di un rilancio politico anziché di un ritiro. «Non sarà facile, ma è indispensabile provare», confidano all’Adnkronos i pontieri dem impegnati nella mediazione. Il rischio di perdere pezzi importanti della coalizione potrebbe compromettere l’intera strategia del centrosinistra, che necessita di un fronte ampio per vincere.
Il futuro del Pd campano
Uno dei nodi principali è il futuro del Pd campano, commissariato ormai da tre anni. De Luca chiede da tempo la fine di questa gestione straordinaria e la convocazione di un congresso regionale, ma la questione si intreccia con la linea di rinnovamento promossa dalla segretaria Elly Schlein. Un altro tema delicato è il ruolo del figlio del governatore, Piero De Luca, attualmente deputato, che potrebbe essere parte delle trattative. Gli spazi per un compromesso ci sono, ma molto dipenderà dalle prossime mosse del governatore, a partire dall’incontro previsto giovedì con la sua coalizione.
Questo confronto potrebbe segnare un momento chiave per verificare la compattezza dell’attuale maggioranza. Sullo sfondo si muovono già le strategie del Pd, con il commissario campano Antonio Misiani – scelto da Schlein – che avrebbe incontrato, insieme al capogruppo regionale Mario Casillo, i partiti alleati deluchiani (Azione, Italia Viva e Avs). L’obiettivo sarebbe testare la possibilità di costruire una coalizione che comprenda anche il Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle
Dal canto loro, i 5 Stelle campani si sono detti disponibili al dialogo con tutte le forze progressiste. In una nota diffusa dal coordinatore regionale Salvatore Micillo, viene proposto un tavolo di confronto regionale, ispirandosi al «modello Napoli» del sindaco Gaetano Manfredi. Quest’ultimo figura già tra i possibili candidati per il dopo-De Luca insieme a Roberto Fico.
La conta di De Luca
La convocazione della maggioranza da parte di De Luca potrebbe diventare un’occasione per chiarire chi intende continuare a sostenerlo e chi, invece, preferisce distanziarsi. Oppure potrebbe aprirsi la strada per l’invito fatto proprio da Casillo, come si legge sulle cronache locali, parlando nei giorni sotto Natale al circolo Pd del Vomero: «Mettere insieme il lavoro fatto anche da De Luca con la voglia del partito di dare un po’ di novità, come ha fatto Bonaccini candidando un 39enne…». L’appuntamento sarà decisivo per comprendere se il futuro del Pd e quello di De Luca rimarranno intrecciati o si separeranno definitivamente.