La consigliera denuncia «non solo l’assenza di programmazione e visione ma anche la gestione confusionaria dei lavori della Commissione»
«Un bilancio regionale che, anziché essere una bussola per lo sviluppo della Campania, è diventato un elenco indecoroso di prebende e spese senza logica. Siamo al culmine dell’inaccettabile». Così la consigliera indipendente Marì Muscarà commenta l’ultima Commissione Bilancio della Regione Campania, definita come «la più importante dell’anno, forse dell’intero quinquennio».
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La consigliera Muscarà denuncia «non solo l’assenza di programmazione e visione strategica per la regione, ma anche la gestione confusionaria dei lavori della Commissione, convocata inizialmente per l’una del pomeriggio e poi slittata più volte fino alle sette di sera». «Un comportamento inaccettabile per una Regione tra le più importanti d’Italia. Queste ore avrebbero dovuto essere dedicate a un confronto costruttivo su una visione unitaria di sviluppo. E invece… niente. Nessuna visione, nessuna programmazione», spiega. «Tutte le prebende per i consiglieri sono arrivate a circa 12 milioni di euro ma questo lo dettaglierò appena avrò il verbale definitivo», sottolinea.
Tra le proposte respinte, Muscarà sottolinea «l’importanza di un emendamento per finanziare lo sviluppo dell’aeroporto di Grazzanise, un intervento che avrebbe potuto alleggerire il traffico aereo di Napoli e dare impulso economico a Caserta. Un’occasione persa per un territorio che ha bisogno di infrastrutture e opportunità». Non meno grave, secondo la consigliera, «la liberalizzazione delle concessioni balneari anche per l’inverno: Alla faccia della spiaggia libera! Si continua a privilegiare gli interessi privati a discapito del diritto dei cittadini».
I rilievi della Corte dei Conti
Muscarà porta l’attenzione anche sui fondi destinati all’Arpac, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente: «Parliamo di circa 60 milioni di euro annui, di cui l’80% viene utilizzato in maniera non conforme alle finalità previste. Anche la Corte dei Conti ha condannato un uso analogo in altre regioni, eppure in Campania nulla cambia. Ho presentato un emendamento per utilizzare questi fondi in modo appropriato, assumendo personale qualificato per le attività sanitarie previste. Bocciato anche questo».
Muscarà evidenzia, tuttavia, «un piccolo successo ottenuto con l’approvazione di un emendamento per finanziare la scuola degli artigiani dei pastori a San Gregorio Armeno»: «Avevo chiesto 100.000 euro, ne hanno concessi 50.000. Anche qui ho dovuto vigilare affinché non venissero dirottati fuori Napoli. La scuola dei pastori è napoletana, non può diventare napoletana e campana come qualcuno vorrebbe far passare».
Il patrimonio Unesco
La consigliera lancia infine un monito sulla gestione dei fondi destinati al patrimonio Unesco, ricordando il caso delle risorse divise in maniera irrazionale: «A Napoli, un centro storico tra i più grandi e prestigiosi al mondo, sono stati assegnati appena 16.000 euro, la stessa cifra destinata a un singolo monumento come Santa Sofia a Benevento. Una vera mortificazione per la nostra città». «Questo bilancio non è altro che l’ennesima occasione sprecata, fatta di sprechi, regalie e favoritismi. In aula farò battaglia affinché le risorse dei campani siano finalmente utilizzate per lo sviluppo della nostra regione e non per ingrassare piccole clientele», conclude Muscarà.