I militari dell’arma hanno ricostruito numerosi episodi
«Ma quest’anno un panettone per zio Tiberio non esce?»: si presentava come un boss della malavita di Mondragone, in provincia di Caserta, Francesco Tiberio La Torre, 65 anni, cugino del boss Augusto La Torre, a cui i carabinieri e la Dda contestano i reati in forma continuata di estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso. L’indagato è stato condotto in carcere su disposizione del gip di Napoli.
I militari dell’arma hanno ricostruito numerosi episodi, tra l’agosto del 2022 e il dicembre del 2023, in cui il 65enne ha chiesto – tavolta ottenendole, altre volte no – anche decine di migliaia di euro alle sue vittime, alcune pesantemente minacciate di morte, tra cui figura anche una cooperativa che gestisce i parcheggi a pagamento a Mondragone, una società incaricata delle opere di giardinaggio.
Lo scorso giugno a Francesco Tiberio La Torre è stato anche contestato di accusato di estorsione e tentata estorsione ai danni di un imprenditore e di un politico: a quest’ultimo, il consigliere regionale Giovanni Zannini, avrebbe chiesto un pizzo da ben 50mila euro