Pianura, l’attentato risale alle 23 di ieri: nessun ferito. Per gli investigatori potrebbe trattarsi di un’intimidazione al 47enne erede dei «magone»
Un ordigno artigianale è esploso davanti a un condominio di via Nabucco, nel quartiere Pianura, situato nell’area flegrea di Napoli. L’esplosione, avvenuta intorno alle 23 di ieri sera, ha distrutto l’ingresso della palazzina senza causare feriti. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia che hanno raccolto testimonianze dai residenti e avviato le indagini. Secondo le prime ipotesi, si tratterebbe di un messaggio intimidatorio legato alla criminalità organizzata. Nella palazzina colpita vive Antonio Lago, sorvegliato speciale e figura di spicco dello storico clan Lago.
L’attentato avviene in un momento particolare: quasi in contemporanea con un’operazione delle forze dell’ordine contro le organizzazioni criminali attive nel quartiere. Pianura è teatro di una faida tra clan rivali, caratterizzata da periodi di apparente calma seguiti da violenti episodi di violenza. Antonio Lago nel 2023 finì nel mirino in via Sartania, dove un commando di sicari aprì il fuoco ferendo due persone, tra cui lo stesso Lago. Il boss, 47 anni, è un membro di rilievo della cosca, essendo nipote del fondatore Pietro Lago e di Carmine Lago, noto come ’o magone.
Il nome di Lago è spesso associato alla cronaca nera di Napoli. Nel 2017 fu arrestato ad Avellino, dove si nascondeva durante un periodo di latitanza. All’epoca scontava una condanna a quasi sette anni per estorsione. Dopo aver terminato la pena, sembra che il boss sia tornato in attività, suscitando tensioni con altri gruppi criminali. L’attentato di ieri si inserisce in un clima di violenza che continua a insanguinare il quartiere, in un ciclo di vendette e regolamenti di conti. Intanto, le indagini proseguono per individuare i responsabili e far luce su un episodio che getta ulteriore ombra su una comunità già segnata dalla criminalità organizzata.