Deve scontare 5 anni, in manette il gemello del defunto boss Feldi

Il fratello era il capo del rione Berlingieri, fu assassinato in un agguato di camorra che favorì l’espansione degli scissionisti nella zona

Al culmine di una serie di condanne, è scattato un provvedimento di arresto per un 54enne di Secondigliano. Gli uomini della squadra mobile di Napoli hanno eseguito la misura emessa mercoledì scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Vasto – Ufficio Esecuzioni Penali – secondo il quale, l’uomo dovrà espiare la pena di 5 anni, 6 mesi e 4 giorni di reclusione per reati contro il patrimonio e lesioni personali, commessi a Vasto, Salerno, Piedimonte San Germano e Napoli.

In manette è finito Salvatore Feldi, fratello gemello del più noto Francesco, il ras del Rione Berlingieri ucciso in un agguato di camorra nel febbraio del 2011. Si tratta di un volto noto alle forze dell’ordine, residente nella zona del rione Berlingieri a Secondigliano. Gli ultimi arresti dell’uomo risalgono al 2012.

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La «carriera» di Salvatore Feldi

Era la fine di ottobre di quell’anno quando Feldi, che doveva scontare una condanna a un anno di casa lavoro, fu arrestato per aver più volte violato gli obblighi imposti dal regime della libertà vigilata a cui era sottoposto. In quel caso furono gli agenti di Secondigliano a rintracciarlo presso l’abitazione della madre. Feldi cercò di sottrarsi alla cattura fuggendo attraverso una finestra, ma fu subito bloccato dai poliziotti e poi traferito nel carcere di Poggioreale. La sua cattura avvenne avvenuta nell’ambito dei controlli eseguiti nel rione Berlingieri, un tempo roccaforte proprio della famiglia Feldi e, in quel periodo passata sotto il controllo di altri clan vicini alla “scissione”.

Nonostante l’appartenenza alla famiglia dei Tufano, questo il soprannome dei Feldi negli ambienti malavitosi, Salvatore, a differenza dei fratelli, non avrebbe mai ricoperto ruoli particolari nel panorama criminale dell’area nord. Nello stesso anno subì anche un arresto per droga. In precedenza, l’ultima volta che le cronache si sono occuparono di lui, fu nel 2007 quando si rese protagonista di un tentativo di ‘cavallo di ritorno’ ai danni di un automobilista.

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L’uomo, cui era stata sottratta l’auto la sera prima, fu contattato da Feldi che gli chiedeva, in cambio della restituzione del veicolo, la somma di 1000 euro in contanti. Sul luogo dell’appuntamento, però, non si presentò la vittima bensì i ‘Falchi’ della polizia. Anche in quell’occasione Feldi cecò di sottrarsi alla cattura dandosi a una fuga precipitosa il cui unico effetto, però, fu quello di attirare l’attenzione di decine di residenti. Gli agenti, infatti, riuscirono, dopo un breve inseguimento, ad arrestarlo con l’accusa di tentata estorsione.

La fuga dal posto di blocco

Un altro tentativo di fuga, invece, l’uomo l’aveva messo in pratica alcuni anni prima quando, per sfuggire a un posto di blocco dei carabinieri, diede vita a un inseguimento che iniziato a Casoria finì al corso Italia di Secondigliano. In quell’occasione le manette scattarono anche per il fratello Giovanni.

I due, infatti, si trovavano a bordo di un’auto quando, accortisi della presenza dei militari, invertirono bruscamente direzione con l’intento di far perdere le tracce. In tempi più recenti, spiegano gli investigatori, Feldi, a causa dell’omicidio del fratello Francesco, era stato quasi emarginato dagli ambienti criminali di Secondigliano che, anche approfittando dello stato di detenzione degli altri fratelli ‘Tufano’, avevano preso il controllo del Rione Berlingieri.

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