Nuova ondata di sbarchi a Lampedusa. Fra la notte scorsa e l’alba si sono registrati sette sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma e il soccorso di un barchino nelle acque antistanti all’isola. Con gli otto sbarchi, l’ultimo con 52 migranti è in corso, sono giunte 250 persone circa. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono ora 950 persone, a fronte di una capienza massima di 95. La tensione resta alta.
Migranti, il sindaco Martello: «Bisogna svuotare l’hotspot»
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E’ di questa mattina l’appello del sindaco delle Pelagie Totò Martello che chiede aiuto a Roma per risolvere la situazione. «Bisogna svuotare immediatamente l’hotspot di Lampedusa dove per ora sono ospitate circa 950 persone», ha detto Martello.
«Non possiamo aspettare la nave domani – continua Martello – perché non sappiamo cosa accadrà per tutta la giornata e di notte. Non si possono tenere 1.000 persone dove possono esserne ospitate 95». «Non capisco – aggiunge – perché il presidente del Consiglio non dichiari lo stato di emergenza considerato che in due settimane abbiamo avuto 250 sbarchi. Cinquemila persone in 28 giorni numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza». Proprio per questa emergenza il sindaco ha chiuso il centro. «Chi arriva starà sul molo» ha precisato il sindaco.
Lamorgese: «Ad agosto aumenteranno i rimpatri»
«Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali, ma i migranti economici sappiano che non c’è alcuna possibilità di regolarizzazione per chi è giunto in Italia dopo l’8 marzo 2020» spiega il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Il governo «non può permettersi di abbassare la guardia perché i dati epidemiologici, non solo quelli relativi agli stranieri, ci dicono che dovremo usare molta cautela nei prossimi mesi». Tutti i migranti che sbarcano sulle nostre coste «sono sottoposti al test sierologico e poi al tampone. La quarantena è obbligatoria per tutti, ma prima di trovare posti dedicati il Viminale deve affrontare mille ‘no’ che arrivano da comuni e Regioni».
Lamorgese ha parlato, inoltre dell’incontro a Tunisi con il presidente della Repubblica Kais Saied e il presidente incaricato, il ministro dell’Interno Hichem Mechichi: «Abbiamo concordato per agosto un incremento di rimpatri sui voli bisettimanali già riattivati lo scorso 16 luglio dopo lo stop imposto dal lockdown» e «abbiamo sollecitato anche modalità più flessibili per il rimpatrio, un gesto simbolico da parte della Tunisia, magari anche con l’utilizzo di navi per effettuare un numero consistente di rimpatri».
Musumeci: «Lampedusa sta di nuovo scoppiando»
Parole che non hanno soddisfatto il governatore Nello Musumeci. «Lampedusa sta di nuovo scoppiando. Al nostro grido d’allarme si aggiunge oggi quello del sindaco» ha affermato il presidente della Regione Siciliana.
«Mi spiace – sottolinea – che in una lunga intervista al Corriere il ministro non abbia neppure pronunciato la parola Lampedusa. Eppure è luogo-simbolo in Europa e nel mondo. Quanto ancora si deve attendere per la proclamazione dello ‘stato di emergenza’ su quell’Isola da parte del governo centrale, richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione?».
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