Nonostante i sondaggi siano a favore di Vincenzo De Luca, le prossime elezioni regionali in Campania potrebbero riservare molte sorprese. La strategia del governatore uscente di focalizzare l’attenzione principalmente sulla gestione dell’epidemia, rischia di lasciare scoperto un tema molto caro ai cittadini: la sicurezza. Ed è su questo aspetto che il centrodestra, unito e compatto sulla figura di Stefano Caldoro, può e deve dire la sua, rivendicando quella sensibilità inscritta nella sua storia verso le questioni che attengono la legalità.
Crisi economica
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Se la sanità campana ha retto all’urto Covid-19, non si può dire lo stesso per l’economia. In Campania le vittime del Covid sono imprenditori, negozianti, professionisti. Insomma, le imprese che sostengono il tessuto economico e finanziario e che ora rischia di sfaldarsi sotto il peso di una crisi senza precedenti. Le misure di sostegno alle imprese promosse dal Presidente De Luca, notevolmente amplificate dall’eco mediatico, si sono lentamente sgonfiate, per così dire ridimensionate in una prospettiva molto più vicina alla realtà.
L’impoverimento delle famiglie ha avuto, un effetto domino devastante che rischia di protrarsi ancora più nel tempo. A guadagnarci è principalmente la criminalità organizzata che nella miseria e nel degrado trova terreno fertile per attecchire e rafforzarsi.
Legalità e sicurezza
Sono due questioni complementari e non barattabili. Non c’è legalità senza sicurezza, e non c’è sicurezza senza legalità. La politica lo sa e lo sanno anche i cittadini che alla legge e alle istituzioni si affidano per vedersi garantire i propri diritti. Il dibattito politico alla vigilia di un’insolita campagna elettorale che si svolgerà sotto l’ombrellone, non potrà ignorare il crescente bisogno di sicurezza di una parte della popolazione, più povera e più indifesa.