Costretta a lasciare l’Università, perseguitata e minacciata: arrestato l’ex

di redazione

La 23enne offesa anche sul luogo di lavoro tanto da svenire

Costretta ad abbandonare l’università e a ritirarsi alle 23 di sera, perseguitata e offesa sul luogo di lavoro tanto da svenire. Tutto per colpa dell’ex compagno. È quanto sofferto da una 23enne di Bellona, nel Casertano, che ha denunciato ai carabinieri l’ex, un 29enne di Vitulazio che lavora in Svizzera, facendolo arrestare e finire in carcere, e mettendo un punto su una brutta storia che si trascinava da quasi dieci anni, tra continue vessazioni e umiliazioni.

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L’ultimo episodio tre giorni fa quando il 29enne si è presentato presso il luogo di lavoro della ex compagna, a Pignataro Maggiore, e, alla presenza del datore di lavoro, degli altri dipendenti e di alcuni clienti, l’ha aggredita verbalmente, ingiuriandola e minacciandola di morte, fino a farla svenire.

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La denuncia

A quel punto la donna lo ha denunciato e fatto arrestare. È emerso che i due avevano iniziato la relazione nel gennaio 2023 e che lei lo aveva lasciato prima dell’estate. Il 29enne non ha accettato la fine del rapporto, e a luglio scorso ha anche cercato di investire la 23enne e il nuovo compagno di quest’ultima mentre mangiavano una pizza seduti al tavolo esterno di un locale; il 29enne è addirittura salito con la sua auto sul marciapiede dove era seduta la coppia. Ma la condotta violenta, minacciosa e ossessiva dell’uomo, ha raccontato la vittima, consegnando ai carabinieri file audio e video, era iniziata oltre un anno fa, dopo l’inizio del rapporto.

Il 29enne, hanno poi accertato i carabinieri, aveva costretto la ragazza a ritirarsi dalla facoltà di Economia, e ogni sera, mentre lui era in Svizzera a lavorare, lei doveva rincasare alle 23; mentre era fuori casa la ragazza era inoltre costretta ad inviare al compagno foto per informarlo dei suoi movimenti e delle persone con cui era uscita. A causa di questi comportamenti, la 23enne è dovuta andare da uno psicologo. Quando si sono lasciati la situazione è peggiorata, con la 23enne pedinata e minacciata di morte, tanto da dover chiedere ad amici e conoscenti di accompagnarla negli spostamenti da casa al luogo di lavoro.

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