«Quando parla Tonino, dobbiamo fare la guerra. Dai da mangiare le bufale e non ci scassare il c…»

di Enrico Biasi

Casalesi, le intercettazioni: «La malavita la facciamo noi, e sappiamo noi chi ci sta»

I Casalesi hanno più anime e un solo cuore pulsante. Ma le divisioni del territorio sono nette, importanti. In una delle intercettazioni allegate agli atti dell’inchiesta che ha colpito capi e gregari della cosca, si nota un botta e risposta che sottolinea proprio la territorialità. C’è chi sottolinea lo spessore criminale di Mezzero ribadendo il suo comando esclusivo sul territorio di Sant’Andrea del Pizzone. «Diana si mette in mezzo, lo vado a prendere io lo prendo a calci – si ascolta nell’intercettazione – Tonino è il numero uno e non si può permettere… quando parla tonino dobbiamo fare la guerra, dobbiamo fare la guerra».

E ancora: «Mi sono innervosito stasera, fammi parlare con Tonino e poi… e sei uno scemo che stai sempre sotto a noi… e prendi lo stipendio». Altre frasi sottolineano lo spessore criminale: «Mi deve dare l’autorizzazione, lo vado a prendere e gli dico “scemo ma chi sei, chi vi ha messo a questo Sant’Andrea, chi sei, che sei uno scemo, mettiti a dare da mangiare le bufale e non ci scassare il cazzo”. La malavita la facciamo noi, e sappiamo noi chi ci sta e chi non ci sta… ci stiamo noi, noi Michele!… a Santa Maria stiamo noi, a Vitulazio stiamo noi, a Bellona stiamo noi».

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E ancora: «Io penso che così si deve fare, per me così è! Se mi dai l’autorizzazione, devo andare a litigare con quello io vado a litigare con quello, il nome suo non compare proprio, mi litigo io, a questo scemo Giannino me lo vado a prendere io fino a casa sua chi ti ha dato l’autorizzazione … chi te l’ha data il sindaco, ne scemo! noi facciamo i guai noi ci siamo fatti la galera e tu prendi».

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