Domenico Morra: da Napoli ai set, il produttore che trasforma le idee in realtà

di Nina Bill

Un viaggio iniziato per caso

C’è una Napoli che si respira nelle strade, nelle piazze, nelle voci. Ed è da questa Napoli che Domenico Morra ha tratto l’ispirazione per il suo cammino nel mondo del cinema. Il suo percorso, però, non è stato lineare né programmato. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti, la sua passione per il cinema si è accesa in un luogo insolito: il Blockbuster di Fuorigrotta, dove ha lavorato durante gli anni universitari.

«Ho visto migliaia di film», ricorda Morra. «Lavoravo lì e consigliavo film alle persone. Era un lavoro, sì, ma soprattutto una passione. Mi interessavano i film d’autore, quelli turchi e orientali, con dinamiche del tutto diverse dalle nostre». Eppure a un certo punto, guardare non gli bastava più. Anziché restare spettatore, Morra ha deciso di fare parte di quel mondo e partecipare alla creazione delle storie.

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 Il ruolo del produttore esecutivo

Oggi, Domenico Morra è un produttore esecutivo affermato, e il suo lavoro è tanto affascinante quanto complesso. «Sono quello che, dopo il produttore, prende in carico il film, lo realizza dall’inizio alla fine», spiega. Il suo ruolo è garantire che ogni fase del processo – dalla pre-produzione alla post-produzione – funzioni senza intoppi. È lui a gestire i reparti, scegliere i capi reparto e i professionisti giusti, assicurando che il film venga realizzato al meglio.

Morra è colui che tiene insieme una squadra di persone e si assicura che tutto vada nella direzione giusta. Ogni decisione è una responsabilità, perché il cinema è fatto di equilibri delicati. «Non c’è niente di più importante che creare armonia sul set», afferma. Quando si gira un film, si vive a stretto contatto con altre persone, spesso per settimane o mesi. Se non si costruiscono i giusti equilibri, il lavoro può diventare pesante e inefficiente. Per questo, Morra insiste nel creare un’atmosfera di collaborazione e fiducia.

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Un percorso ricco di produzioni e collaborazioni

Domenico Morra ha segnato la sua carriera con numerose produzioni cinematografiche e televisive. Sin dai suoi primi passi nel 2009, ha lavorato su progetti di rilievo come Le Notti Bianche di Christian Patanè e Il Velo di Walz di Sergio Stivaletti, fino a Quando si Diventa Grandi di Andrea De Rosa e Innocenti Evasioni di Maurizio Casagrande.

Morra ha poi contribuito a una serie di cortometraggi sociali come Scatto alla Risposta e Il Ricatto (2010), oltre a film come La Frontiera di Roberto Bontà Polito e Nemici per la Pelle di Rossella Drudi. Il 2011 lo ha visto lavorare alla commedia Fallo per Papà di Ceruti & Villano, cui sono seguiti altri successi come La Legge è Uguale per Tutti… Forse (2013) e L’Arte Come Vendetta di Mario Zinno.

Nel periodo 2014-2015, Morra ha prodotto La Settima Onda di Massimo Bonetti e Le Stravaganze del Conte di Peppe Lanzetta, prima di collaborare con Franco Nero nel film Il Buio di Giuliano Oppes. Il 2016 ha segnato una svolta importante nella sua carriera, con la produzione di La Consegna di Vincenzo Peluso e l’organizzazione di L’Ultimo Applauso di Claudio Fragasso.

Il suo lavoro non si è fermato al cinema tradizionale. Ha infatti prodotto lo spot nazionale per Rosso Pomodoro, Antonio ed Eve (2017), diretto da Massimo Andrei, e ha collaborato alla realizzazione dei cortometraggi Ragu Noir, Stupiscimi e L’Impostore (2018). Tra il 2017 e il 2018, ha lavorato al lungometraggio Ed è Subito Sera di Claudio Insegno, dimostrando ancora una volta la sua capacità di gestire progetti complessi.

Nel 2019, ha prodotto il film internazionale In the Trap di Alessio Liguori e il cortometraggio Macbetto di Otwin Biernat, confermando la sua abilità nel lavorare su progetti di respiro internazionale. Nello stesso periodo, ha anche organizzato il film Il Gatto e la Luna di Roberto Lippolis, con Maria Grazia Cucinotta.

Nel 2020, in piena pandemia, Domenico Morra ha dimostrato grande creatività producendo Il Mio Film a Distanza, un progetto girato interamente da remoto. Nello stesso anno, ha realizzato La Musica nell’Anima di Loris Arduino, con la fotografia di Franz Pagot. Il suo percorso lo ha portato anche nel mondo delle serie web, dove è stato produttore esecutivo di Gaetano è Tornato (2022), una serie diretta da Ettore De Lorenzo con Massimo Andrei.

Non mancano i progetti teatrali nel suo curriculum. Nel 2023, ha seguito la compagnia teatrale dello spettacolo La Grande Occasione, con Stefano Masciarelli, Fioretta Mari e Mimmo Mignemi, per la regia di Marco Simeoli.

Nel 2024, Morra ha prodotto il cortometraggio E Poi… Tutti Giù per Terra di Valter D’Errico e ha lavorato come produttore esecutivo del film V.A.S. di Gianmaria Fiorillo, con Eduardo Scarpetta e Demetra Bellina.

Oltre alla sua carriera cinematografica e televisiva, Morra ha diretto programmi, spot e videoclip, tra cui lo spot I’m Dee Ocelppo per Tommy Hilfiger (2017) e progetti legati a cause sociali come gli spot contro la violenza sulle donne per Artemisia Centro Antiviolenza.

Napoli, un set a cielo aperto

Napoli è sempre stata un punto fermo per Morra. «Questa città è un set naturale», dice con orgoglio. «Qui abbiamo tutto: mare, arte, storia. Ogni angolo offre scenari che molti altri luoghi non possono offrire». «Ecco perché Napoli è tornata a essere una delle capitali del cinema in Italia».

Morra è fermamente convinto che Napoli, e più in generale l’Italia, abbiano ancora tanto da offrire al mondo del cinema. Anche se nel corso degli anni molte produzioni si sono spostate verso altre città, oggi le maestranze italiane stanno vivendo una nuova stagione di successi. «Abbiamo professionisti di altissimo livello, ma per tanto tempo hanno dovuto cercare lavoro altrove», racconta.

Tuttavia, il ritorno delle produzioni in Campania ha segnato una rinascita che Morra vede con ottimismo.

La sfida del cinema digitale

Come ogni settore, anche il cinema ha attraversato trasformazioni radicali, soprattutto con l’avvento del digitale. «Una volta, girare su pellicola era costoso e richiedeva una grande preparazione», spiega Morra. «Ogni errore si pagava in tempo e denaro. Con il digitale, le cose sono cambiate: si può girare e cancellare ciò che non serve, senza sprechi. Ma questo non significa che la qualità del lavoro possa essere trascurata».

Morra ha saputo adattarsi a queste trasformazioni, senza mai perdere di vista la qualità e l’attenzione ai dettagli che caratterizzano il suo lavoro. Se una volta la pellicola imponeva una maggiore cautela, il digitale ha reso il processo più accessibile, ma non meno complesso. «Il vero segreto è sapere quando spingere la tecnologia al massimo e quando, invece, affidarsi alla preparazione e all’esperienza accumulata negli anni».

 Un futuro ricco di progetti

Oggi, Domenico Morra continua a lavorare con entusiasmo, esplorando nuove possibilità. Attualmente, è alle prese con la preparazione di un film horror.

«Realizzare un film è come dare forma a un sogno», afferma. «Ci vogliono impegno, visione e, soprattutto, la capacità di credere che ogni progetto, se portato avanti con passione e dedizione, può diventare realtà».

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