L’artista napoletana ha pubblicato un nuovo brano
«Giocattoli rotti» è il viaggio che l’essere umano è tenuto a compiere in terra con in mano una valigia di aspettative, sogni, speranze e i no. I tanti no ricevuti. Più l’individuo cresce più avrà ricordi da mettere in valigia, che siano tosti da digerire, tossici, che siano lievi, leggeri, che siano tutto ed in quel tutto il niente, o tanto come un fiume in piena da raccontare.
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Che sia facile o meno?! Non lo è per nessuno ma ognuno di noi potrebbe iniziare ogni giorno a ricostruire il proprio percorso, a osservare la propria persona partendo dalla consapevolezza che ogni esperienza segnerà il proprio karma, che ogni crepa non tornerà a risanarsi ma potrà divenire lieve a tal punto da lasciare andare il corpo di dolore e traendone da questo un insegnamento. Siamo ospiti di questo mondo e non il contrario. Dovremmo approfittare di ogni secondo che ci viene donato ed imparare a conoscere che forma abbiamo, cosa siamo.
Giocattoli rotti: I giocattoli sono il ricordo del Babbo Natale, dell’Epifania, di un giochino regalato o donato che magari si passa per generazioni. Probabilmente uno dei periodi più variopinti della vita. Un’ epoca da raccontare ma non sempre così.
Ad oggi però quei giocattoli rotti sono anche tutti gli eccessi, i giochi virtuali, pare facciano più gola, ecco il virtuale è diventato primario, «un negozio d’affari col sottocosto presente». Ogni figura professionale è venduta sui social per attirare il cliente, il paziente, la persona come se fosse ormai tutto vendibile solo in questo modo. La speranza è che si riparta da «zero» con l’intento del progresso nella sua forza e non nel suo ego. Con amore, con sacrifici che diano quel piatto in tavola tale da ricordarlo con un sorriso ed una malinconia che sappia concretizzare gli sforzi futuri.
Anna Maria Bozza
Anna Maria Bozza nasce a Napoli, nell’agosto del 1982 ha studiato lo strumento voce attraverso studi classici e moderni e improntato gli studi di ballo, recitazione, ha studiato sassofono contralto, improntato, percussioni e improntato gli studi di batteria. Dal 2010 insegna canto in più strutture di Napoli e provincia e scrive per se stessa e per terzi collaborando con diversi studi di registrazione.
Partecipa a numerosi festival, tra cui «Una Voce per Sanremo» ove arriva terza su duecento, Special Award of the Organization Committe al Discovery Fest (Bulgaria), Premio Stampa al Giffoni Festival, Festival di Piedigrotta diretto da Nino D’Angelo e numerosi primi posti. Collabora con Francesco Boccia e ne partecipa ai tour in veste di solista e corista; lavora allo stesso tempo con Pippo Seno e Mauro Amato ad un progetto cantautorale riscontrando consensi positivi da artisti nazionali ed internazionali ed interviste radiofoniche in Italia e all’estero quali: Ungheria, Spagna, New York, Australia.
Inizia a collaborare con Nico Di Battista per il progetto NaToSound concretizzando il lavoro con l’incisione del disco. Nel 2019 riceve il Premio Masaniello per il suo operato negli anni verso una qualità musicale sempre in crescendo. Aperture spettacoli e molteplici concerti in giro per l’Italia vanno ad ampliare il suo bagaglio.
Impronta di suo pugno il progetto «Oro y Negro», con l’uscita del primo disco della formazione, direzione artistica di Giosi Cincotti. Entra a far parte del progetto di Franco Del Prete & Sud Express condividendo il palco con Tony Esposito, Carlo Avitabile ed altri artisti. Marca con la sua voce le presentazioni di libri con inediti scritti su temi che questi trattano. Insieme a Giancarlo Cattaneo, speaker di Radio Montecarlo, mette su il format #casaeputeca. Progetti e tanto studio in fase di costruzione. Attualmente studia per la certificazione in foniatria artistica, e scrive per il Sud24.