Palazzo Doria D’Angri: un capolavoro napoletano

di Maddalena Villano

Al suo interno c’è la cosiddetta «scala del diavolo»

Tra la centralissima piazza Dante e via Toledo, sorge il maestoso Palazzo Doria D’Angri, un testimone silenzioso di epoche passate e di importanti eventi storici che hanno plasmato la città e l’intera nazione italiana. Un pezzo di vita napoletana, che seppur lontano, continua a vivere e incantare custodendo inestimabili segreti. Simbolo della resilienza della città attraverso le sue numerose trasformazioni e pronto a mostrarsi a chiunque voglia fare un viaggio nel tempo alla ricerca delle sue radici offrendo uno sguardo privilegiato su un’epoca di grande splendore.

La storia del Palazzo Doria D’Angri

La costruzione del Palazzo Doria D’Angri iniziò nel 1760, su commissione del principe Marcantonio Doria, appartenente alla nobile famiglia ligure dei Doria, e venne completata nel 1779. L’edificio fu progettato dall’architetto napoletano Luigi Vanvitelli, uno dei più illustri esponenti del barocco italiano. Dopo la morte di Vanvitelli, il progetto passò prima a Ferdinando Fuga e successivamente a Mario Gioffredo, anche se l’attuale forma dell’edificio si deve a Carlo Vanvitelli, figlio del defunto Luigi. Il palazzo si distingue per la sua imponente facciata decorata con stucchi e statue, e per l’elegante scala interna a doppia rampa, capolavoro di ingegneria e design.

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Noto anche per essere stato il punto di partenza di uno dei momenti più iconici della storia d’Italia. Il 7 settembre 1860, Giuseppe Garibaldi, condottiero dei Mille, vi si affacciò per annunciare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d’Italia. Questo evento segnò una tappa fondamentale nel processo di unificazione italiana.

Miti e leggende

Come molti edifici storici, anche Palazzo Doria D’Angri è circondato da miti e leggende. Una delle storie più affascinanti riguarda la cosiddetta «scala del diavolo». Si racconta che questa scala fu progettata in modo così complesso e audace che si diceva fosse stata ispirata dal demonio stesso. In effetti, rappresenta un vero e proprio enigma architettonico, con rampe che si incrociano in modo apparentemente caotico, ma in realtà estremamente armonioso e funzionale.

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Architettura e arte

La facciata principale, caratterizzata da un imponente portale e da balconi riccamente decorati, esprime l’eleganza e la potenza della famiglia Doria. All’interno, conserva pregevoli affreschi, mobili d’epoca e opere d’arte che testimoniano il gusto raffinato dei suoi antichi proprietari.

La sala principale, nota come «Salone delle feste», è particolarmente elegante per i suoi affreschi e per la vista panoramica sulla città che si gode dalle sue finestre. Inoltre, la posizione, in una delle aree più strategiche di Napoli, lo rende un punto di riferimento sia per i turisti che per i locali.

Il palazzo oggi

Oggi, dopo anni di abbandono e restauri, è stato riaperto al pubblico e ospita eventi, mostre e visite guidate. Esso non è solo una testimonianza della storia e dell’arte napoletana, ma anche un simbolo di rinascita e di valorizzazione del patrimonio culturale della città.

Se si vuole visitare il palazzo, è possibile prenotare tour guidati che offrono una visione approfondita della storia e delle curiosità legate a questo luogo. Inoltre, lo stabile è spesso scelto come location per eventi e cerimonie, grazie alla sua bellezza e al fascino senza tempo. Per maggiori informazioni e per prenotare una visita, è possibile consultare il sito ufficiale o seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook del palazzo.

Palazzo Doria D’Angri è molto più di un semplice edificio storico; è un pezzo vivo della storia di Napoli e dell’Italia, un luogo dove il passato e il presente si incontrano, offrendo a chi lo visita un viaggio indimenticabile nella storia e nell’arte.

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