Pubblicato il bando: entro il 20 settembre le manifestazioni d’interesse
AAA vendesi ex Ilva. Parte la procedura per la cessione del gruppo. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso ha pubblicato il bando che di fatto segna il calcio d’inizio e prevede che entro il 20 settembre siano presentate le manifestazioni d’interesse. Viene richiesto un impegno per lo sviluppo della società e delle controllate, ma anche sulla decarbonizzazione e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Si guarderà anche alle misure di compensazioni per le comunità locali.
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Saranno preferite le offerte uniche, per l’intero gruppo. Ma non è escluso che, se dovesse rendersi necessario, si possa procedere con uno ‘spezzatino’ vendendo i singoli asset. Il gruppo vive un momento complesso. Con una contrazione della produzione – ora a poco più di 1 milione di tonnellate di acciaio rispetto ai 6 milioni necessari per garantire l’equilibrio finanziario – che ha portato, proprio nei giorni scorsi, ad un accordo per la messa in cassa integrazione di 4.050 lavoratori, con effetto retroattivo da marzo e fino al giugno 2026.
Ma l’interesse c’è, ha rivelato nei giorni scorsi lo stesso ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nel tavolo con le parti sociali. Sarebbero almeno sei le società che avrebbero bussato alla porta e che ora dovranno mettere nero su bianco il proprio interesse: le due indiane Vulcan Green Steel e Steel Mont, il gruppo ucraino Metinvest, l’azienda canadese Stelco e due italiani per i quali si fanno i nomi di Arvedi e Marcegaglia.
Il bando di gara
Il bando di gara del Mimit, che è stato firmato anche dai commissari delle diverse società, sottoscritto dai commissari straordinari di Ilva in AS (Danovi, Di Ciommo e Savi) e dai commissari di AdI in AS (Fiori, Quaranta e Tabarelli), mette sul mercato tutto il gruppo. La manifestazione di interesse potrà essere fatta per acquisire «i beni e le attività aziendali di Ilva in Amministrazione Straordinaria (AS) e Acciaierie d’Italia in AS, nonché delle altre società appartenenti ai rispettivi gruppi». Tra queste figurano Ilva Servizi Marittimi, Ilvaform, Taranto Energia, Socova, Adi Energia, Adi Servizi Marittimi, Adi Tubiforma e Adi Socova.
La priorità, su indicazione dei commissari, sarà data alle manifestazioni di interesse complessive. Ma se le proposte saranno ritenute non congrue non è escluso che si possano valorizzare le singole società. Importanti saranno i contenuti, già illustrati dal ministro negli incontri con le parti sociali e con gli amministratori degli enti territoriali. Tra gli obiettivi della procedura vi sono «lo sviluppo della produzione siderurgica in Italia, l’esecuzione delle misure di tutela ambientale volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e l’impegno alla decarbonizzazione dei processi produttivi, in conformità alle prescrizioni della normativa nazionale ed europea».
Inoltre, è prevista «la tutela dei livelli occupazionali, con l’obiettivo di ridurre significativamente il ricorso agli ammortizzatori sociali, mantenendo un costante dialogo con le parti sociali». La procedura di cessione mira, inoltre, a prevedere attività e forme di compensazione a favore delle comunità locali e a preservare la continuità dei complessi aziendali delle Società in AS, con l’obiettivo di riportarle rapidamente ai massimi livelli di attività». Un altro bando con un invito per manifestare interesse è poi in rampa di lancio: riguarderà l’acquisizione unitaria di tutti i complessi aziendali di Sanac in AS presso gli stabilimenti di Assemini (CA), Gattinara (VC), Massa (MS) e Vado Ligure (SV).