Mala di Miano, la morte di Antonio Avolio decisa in un summit

Gli inquirenti: Isaia è l’esecutore materiale, Palmieri avrebbe occultato l’arma del delitto

Gli inquirenti hanno fatto luce su uno dei momenti più efferati per la conquista della zona di Miano, l’omicidio di Antonio Avolio. Tra gli indagati per il delitto ci sono Luca Isaia, Emmanuele Palmieri, Fabio Pecoraro, Salvatore Ronga, i fratelli Antonio Scognamiglio e Giovanni Scognamiglio, oltre al loro padre, Pasquale Scognamiglio.

Per la procura sarebbero i responsabili della Antonio Avolio, affiliato al clan Lo Russo. Nel corso di una riunione alla quale avrebbero partecipato Palmieri, Isaia e i tre Scognamiglio, sarebbe stato deciso di uccidere un esponente del clan Lo Russo. Nel corso del summit sarebbe stato affidato anche il ruolo di ognuno nell’azione di fuoco. In campo sarebbero scesi Pasquale e Giovanni Scognamiglio, Emanuele Palmieri e Luca Isaia. Il delitto sarebbe stato materialmente eseguito proprio da Isaia che avrebbe esploso due colpi di arma fuoco contro Avolio, uccidendolo sul colpo. Palmieri si sarebbe poi occupato del recupero di Isaia dopo l’agguato e dell’occultamento dell’arma.

Pubblicità

Leggi anche: Scacco alla mala di Miano, in manette gli eredi dei Lo Russo

Era il 24 giugno del 2021 quando Avolio cadde sotto i colpi dei killer. Era stato già «avvertito». Nelle settimane precedenti al delitto ci furono delle stese, uno dei linguaggi più utilizzati dalla camorra di Miano. Avolio era ritornato a casa dopo alcuni anni di detenzione. Prima del suo arresto veniva dato come appartenente alle giovani leve dei Lo Russo. All’uscita dal carcere ritrovò un territorio in guerra in cui vecchi amici si erano trovati all’improvviso uno contro l’altro dalle parti opposte della barricata.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Leggi anche: La scia di sangue per conquistare l’ex feudo dei Lo Russo

A Miano c’era una guerra e le operazioni delle forze dell’ordine e dell’Antimafia hanno mescolato le carte. Di recente sono stati infatti colpiti quelli di ‘Abbasc Miano’, ovvero i Cifrone. Prima di loro la scure della magistratura si era abbattuta sui Balzano. Questo ha determinato una rivoluzione criminale che avrebbe addirittura visto emergere un terzo gruppo dalle forme e i contorni meno definiti.

Setaro

Altri servizi

Data alle fiamme dal vicino dopo una lite: chiesto l’ergastolo per l’imputato

La donna morì dopo una lunga agonia Al culmine di una lite condominiale ha versato addosso alla sua vicina del liquido infiammabile e poi ha...

Le minacce dei detenuti: «Delmastro deve saltare in aria»

L'intercettazione: con il governo di sinistra eravamo tutti aperti Le gravi minacce rivolte al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, contenute in alcune intercettazioni effettuate all’interno...

Ultime notizie

Pomigliano, il Tar annulla il provvedimento di decadenza per l’ex comandante dei vigili

I giudici hanno ritenuto fondati i motivi del ricorso Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha annullato il provvedimento di decadenza da dipendente del Comune...

Teresa De Sio: dalla tradizione partenopea all’innovazione

Una delle voci più autentiche e significative della musica italiana Tornare alle proprie origini, non solo intese come terra madre, ma anche come insieme di...

Caivano, domato l’incendio allo stabilimento Chimpex

Indagini per accertare le cause del rogo È stato spento il vasto incendio che ieri ha colpito lo stabilimento Chimpex, nell’area industriale di Pascarola a...