Sequestrata l’isola artificiale dell’ex narcos Raffaele Imperiale

di Fabio Maresca

«Taiwan» è stata realizzata grazie al contributo di un archistar

L’isola artificiale «Taiwan», situata nel golfo di Dubai, è stata sequestrata dal Tribunale di Napoli. Di proprietà dell’ex narcotrafficante stabiese, oggi collaboratore di giustizia, Raffaele Imperiale non è un’isola come un’altra. L’ex boss dei Van Gogh, mesi addietro, l’aveva offerta alla giustizia italiana, tramite il pm Maurizio De Marco (che negli ultimi dieci anni, indagando sui clan di Secondigliano, ha scoperto il ruolo fondamentale del narcos di Castellammare di Stabia nel traffico mondiale di droga), con la speranza di ottenere un sostanzioso sconto di pena in un processo in cui è imputato.

Nel momento dell’offerta è partito un lavoro dei magistrati su più fronti. Da un lato per accertare i passaggi di mano che hanno riguardato l’intestazione dell’isola; dall’altro invece per stabilire le condizioni, sul piano internazionale, di una rogatoria per eseguire il sequestro e la futura confisca. “Taiwan”, a quanto si è appreso è stata realizzata grazie al contributo di un archistar. «Ha accettato di realizzare questo progetto perché non mi conosceva. Quell’isola mi è costata 30 milioni di dollari, venne comprata da me nel 2008», ha affermato l’ex narcos.

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L’isola, secondo quanto ha raccontato il collaboratore di giustizia, è intestata a una società immobiliare nata anche grazie a capitali dell’ex boss; ed è intestata a un cittadino napoletano, un imprenditore che vive al Nord e che ha per anni lavorato tra Madrid e Dubai. Dalla documentazione fornita dagli amministratori della società, scrive Leandro Del Gaudio su «il Mattino», è emersa la proprietà ricondubile all’ex boss.

Fattore determinante per sostenere la richiesta di sequestro che è stata firmata dal gup del Tribunale partenopeo, Maria Luisa Miranda. Il provvedimento è stato notificato a Imperiale ed è stata attivata una procedura di mutua assistenza giudiziaria con gli Emirati Arabi, per una rogatoria finalizzata alla presa in possesso, attualmente di sovranità emiratina, da un punto di vista formale dell’isola.

Setaro

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