L’attività ha cambiato gestione
Non si esclude l’ipotesi dolosa ma al momento le forze dell’ordine stanno battendo tutte le «piste». I carabinieri della stazione locale e quelli del nucleo radiomobile di Napoli stanno verificando le cause che hanno portato all’incendio della saracinesca della «Caffetteria Monti» in via Caio Duilio 47 a Fuorigrotta, fino a gennaio riconducibile alla famiglia di Vitale Troncone, boss dell’omonimo clan molto attivo nella zona di Napoli Ovest. Il rogo, nella notte tra sabato e domenica, fortunatamente ha causato danni solo alla parte esterna del locale.
L’ex «Caffetteria Troncone» fu sequestrata lo scorso 9 gennaio dagli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli che diedero esecuzione a un decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca, per un valore di 800mila euro. Oltre al bar, sotto chiave finirono anche rapporti finanziari e un’unità immobiliare ad uso abitativo. Nel frattempo la gestione dell’attività di ristorazione è stata rinominata «Caffetteria Monti» ed è passata ad altri proprietari che, a quanto risulta, non hanno nessun rapporto con la criminalità. Ma per il momento gli investigatori non si sbilanciano.