L’avvocato: «Ospedale chiuso è schiaffo di De Luca con il silenzio del candidato Cuccurullo»
Sanità, turismo, economia, sicurezza, degrado. Il nuovo consiglio comunale di Torre Annunziata che uscirà dalle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno avrà davanti a sé una sfida importante: lavorare (e tanto) affinché la città si risollevi dopo l’ennesimo commissariamento. Il primo traguardo da raggiungere nell’immediato, secondo l’avvocato Simonetta Vitiello, candidata con Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale, è riaprire l’ospedale di Boscotrecase, chiuso dal governatore De Luca in epoca Covid con il silenzio di Corrado Cuccurullo, attuale candidato sindaco del Centrosinistra ma all’epoca presidente Soresa.
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Perché hai deciso di candidarti?
«Sono profondamente legata al mio territorio, dove sono cresciuta e dove ho deciso di rimanere svolgendo la mia attività professionale di avvocato penalista. Da città operosa, ricca di attività industriali, commerciali e prolifica dal punto di vista culturale fin dai primi del ‘900, mi rendo conto che Torre sta vivendo, ormai da decenni, un lento ma inesorabile declino. Credo che sia dovere civico di ogni cittadino torrese impegnarsi, ciascuno con le proprie competenze, per fermare questo decadimento che appare inarrestabile. Da qui la decisione di candidarmi e di mettere a disposizione le mie capacità, il mio tempo, le mie idee, le mie passioni della Comunità torrese, stanca di una politica clientelare e disfattista».
Il nosocomio e il turismo
Torre Annunziata è una città bella e piena di problemi. Qual è il primo su cui intervenire una volta insediato il consiglio?
«Ritengo che uno dei primi interventi da realizzare sia quello relativo all’Ospedale e al Pronto Soccorso di Boscotrecase, che, all’inizio dell’epidemia Covid il governatore De Luca ha provveduto a chiudere. Senza che l’attuale candidato sindaco del centrosinistra, Cuccurullo, – all’epoca presidente di Soresa, società della Regione Campania che si occupa della spesa sanitaria regionale – si desse granché da fare per evitarci lo “schiaffone”. Così, Torre Annunziata, l’intera area vesuviana e quasi 300mila abitanti si sono ritrovati privi di qualsiasi presidio sanitario. Inoltre, è indispensabile individuare i settori economici che possono rilanciare l’economia della città, che considerata l’esiguità del territorio è destinata a “città di servizi” per l’entroterra».
Con quale obiettivo?
«Quello di farne una città turistica, con la balneazione che ha avuto un passato glorioso, risolvendo drasticamente l’inquinamento di foce Sarno e gli scarichi abusivi che confluiscono a mare. Bonificando l’arenile che da Torre sud arriva fino al confine con Castellammare di Stabia in modo da renderlo fruibile. Creare a Torre Annunziata il polo turistico dell’area archeologica pompeiana, destinando parte dello stabilimento militare “fabbrica d’armi” a museo archeologico, come già previsto nel progetto di rilancio di rilancio complessivo dell’area dello Spolettificio per il quale il Ministero della Cultura, guidato da Sangiuliano, ha già stanziato 40milioni di Euro del Pnrr e 600mila euro sempre di provenienza Pnrr per la messa in sicurezza della Basilica della Madonna della Neve»
Il Comune
Torre esce da uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Il prossimo consiglio e l’amministrazione come potranno bloccare eventuali ingerenze?
«Lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche della passata amministrazione rappresenta l’emersione di un fenomeno di degrado morale e civile del far politica che risale a diversi decenni addietro. È auspicabile che per le imminenti elezioni comunali, i partiti e le liste civiche abbiano candidato persone vocate a rappresentare e curare l’interesse della collettività. Compito primario del consiglio comunale e dell’amministrazione che ne uscirà vincente dovrà essere “l’assoluta trasparenza e motivazione” delle delibere che andranno a prendersi».
La macchina comunale è bloccata dalla carenza del personale
«L’attuale carenza di personale per la gestione comunale rende necessaria l’assunzione, a livello dirigenziale e impiegatizio, di nuove forze giovani e con requisiti di titolo, merito e competenza».
Una città vuota
Secondo te su quali punti dovrà lavorare il Comune per rilanciare Torre. I ragazzi, ma anche gli adulti e gli anziani non hanno punti di ritrovo o di svago. E la città, dopo una certa ora sembra un deserto…
«Da questo punto di vista, la città ha bisogno di un rilancio complessivo sotto il profilo strutturale. Non ci sono impianti sportivi, anche lo stadio Giraud ormai è diventato una sorta di cattedrale nel deserto ed è inagibile. Di più la città di De Dino De Lautentiis e Michele Prisco, una volta dotata di diverse sale cinematografiche, utilizzabili anche come teatri: Politema, Metropolitan (negli anni ‘60 ospitò, la prima mondiale del film italo-statunitense “Jovanka e le altre” prodotto da De Laurentiis) Moderno, Spolettificio, oggi non ne conta più nessuna; non ha più punti di ritrovi, né biblioteche e luoghi di cultura».
«Ed è normale che dopo una certa ora – ma anche prima – a mio parere, più che una città, Torre Annunziata appaia come un deserto e giovani e meno giovani, dall’imbrunire in poi, se ne vadano nelle città vicine per distrarsi un po’. E se non si mette mano a riempire questi vuoti è inutile parlare di rilancio turistico. E senza dire che le scuole, mai manutenute, sull’intero territorio cittadino sono bisognose di interventi urgenti per essere davvero funzionali».