Spending review, Fitto: «Polemiche surreali, nessun taglio alla spesa sociale»

di Chiara Langella

Il ministro: «Manovra esclude chiaramente la Missione 12»

«Surreale la polemica relativa allo schema di decreto sulla spending review prevista nell’ultima legge di bilancio. Ci sono state decine di dichiarazioni su presunti tagli alla spesa sociale a partire dagli investimenti per gli asili. Sarebbe bastato leggere il comma 534 della manovra che esclude chiaramente la spesa relativa alla Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia degli schemi di bilancio degli enti locali». È quanto dichiara in una nota il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto che spegne le polemiche sollevate dalle opposizioni e da alcuni comuni.

«La legge, dunque, prevede esplicitamente che i tagli non possano interessare gli interventi degli enti locali relativi ai diritti sociali, alle politiche sociali e alle politiche familiari relativi alla Missione 12 dei bilanci. Quindi, sono esclusi gli interventi per l’infanzia, i minori e gli asili nido; gli interventi per la disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale; gli interventi per le famiglie, per il diritto alla casa; la programmazione e il governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali; la cooperazione e l’associazionismo; i servizi cimiteriali; e, per le regioni, la politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia», spiega il ministro.

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Le scuse delle opposizioni

Nella sua nota il ministro Fitto poi aggiunge: «una domanda quindi vorrei rivolgere al Segretario del Partito democratico e ai numerosi esponenti delle opposizioni che hanno attaccato il Governo sui presunti tagli ai fondi per gli asili nido finanziati dal Pnrr. Si scuseranno e diranno che hanno sbagliato? L’impegno del Governo in questa direzione è d’altronde dimostrato proprio in occasione della revisione del Pnrr, e in particolar modo con il nuovo decreto-legge Pnrr, che ha assicurato la copertura finanziaria a tutti gli interventi esclusi dal Piano in quanto non in linea con i tempi e le modalità di rendicontazione».

«Occorre ricordare che questo Governo ha salvaguardato il finanziamento di tutti i 2.600 interventi Pnrr per gli asili nido che, selezionati nel 2021-2022 dal precedente Governo, rischiavano il definanziamento per il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr. Il Governo Meloni, quindi, responsabilmente ha scongiurato il definanziamento nell’ambito della revisione del Pnrr e, con le economie disponibili e i fondi aggiuntivi previsti dal Decreto Caivano, ha emanato un nuovo bando per 735 milioni di euro per la costruzione di nuovi asili nelle aree che presentano maggiore fabbisogno rispetto alla media europea. Questi i fatti», conclude il ministro.

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