La stazione del Centro Direzionale sarà chiusa per 3 anni
«La stazione del Centro Direzionale della Circumvesuviana deve essere chiusa per tre anni per interventi sostanziali di rifacimento totale, condivisi con il Comune di Napoli, che ne curerà la realizzazione. Pertanto la linea da Baiano non potrà più transitare per il centro direzionale ma devierà sulla stazione di San Giorgio, dove chi è diretto a Napoli dovrà cambiare treno».
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È l’annuncio formalizzato, attraverso una nota, dall’Ente Autonomo Volturno. Che di fatto conferma così la chiusura della linea Napoli-Nola-Baiano per la prossima estate, decisione che aveva sollevato la rabbia dei pendolari. «A partire dal primo luglio – spiegano – in particolare, la Napoli-Baiano verrà interrotta del tutto per consentire urgenti lavori di manutenzione straordinaria che daranno maggiore sicurezza e regolarità alla linea stessa, che sarà riaperta a partire dall’11 settembre e, come detto, porterà a San Giorgio a Cremano».
Per la società di trasporti «si tratta di una scelta obbligata al presentarsi di esigenze di manutenzione straordinarie, simili a quelle previste spesso anche da Rfi (come ad esempio, nel nostro territorio, con la chiusura della tratta Napoli-Castellammare programmata per il periodo di luglio e agosto)». Eav assicura che «per l’intera durata delle interruzioni saranno previsti corposi servizi sostitutivi-integrativi automobilistici». Nello spiegare in cosa consisteranno i vari interventi programmati, l’Ente Autonomo Volturno assicura inoltre che «per la prossima settimana sono programmati gli incontri con le associazioni degli utenti e con i sindaci dei comuni interessati, per presentare il piano adottato per l’interruzione».
Le proteste dei pendolari
Contro la decisione si erano schierati con una nota Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, rispettivamente portavoce dei comitati pendolari «No al taglio dei treni della Circumvesuviana» e «Circumvesuviana-Eav». «Con questa decisione – dicono – Eav toglie il servizio ferroviario e aumenta le difficoltà di spostamento a centinaia di migliaia di cittadini dell’area nolana, venendo meno all’impegno di offrire un servizio di trasporto pubblico in grado di garantire il pieno rispetto di capisaldi imprescindibili della Costituzione italiana, quali il diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla salute e allo studio».
Per Ciniglio e Ferraro si tratta di «una decisione programmata senza confrontarsi con le associazioni di pendolari, utenti e consumatori, in sfregio alla carta della mobilità». «Eav – proseguono i referenti dei due comitati – con una comunicazione ufficiale mandata alla direzione regionale della mobilità, decide di chiudere per tre mesi la linea Napoli-Nola-Baiano per effettuare dei lavori».
Il silenzio delle istituzioni
«Tre mesi – continuano – senza treni renderà un inferno la vita di tanti pendolari lavoratori, e il tutto avviene nel silenzio delle istituzioni locali, dei sindaci, della Città Metropolitana e del consiglio regionale. Lo stesso silenzio complice che ha permesso a Eav di scippare negli anni i diritti costituzionali ai cittadini dell’area vesuviana e nolana, offrendo un servizio di trasporto pubblico precario e di pessima qualità. Chiudere un’intera linea per tre mesi senza aver sentito il bisogno di ascoltare la voce dei pendolari, coinvolgere preventivamente i sindaci e il prefetto, è un atto di arroganza unica! La prova provata, anche alla luce dei permanenti tavoli governativi per la linea di Sorrento, della gestione discriminatoria delle linee vesuviane da parte dei vertici Eav».
«Non conosciamo l’entità e l’urgenza dei lavori da fare sulla tratta Napoli-Nola-Baiano – concludono Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro – ma siamo certi che con le nuove tecnologie e attrezzature si può e si deve scongiurare la chiusura dell’intera linea. Questa ferita è uno sfregio che si può e si deve evitare per scongiurare che il dolore possa liberare oltre al grido anche gesti di follia».