Cultura, Sangiuliano: «I musei devono diventare imprese»

di Chiara Langella

Il ministro: «Luoghi attrattivi per gli eventi, nel rispetto dei siti»

«La cultura è già un grande fattore di sviluppo socio-economico, basta guardare i numeri dei musei dello scorso weekend. Nel 2023 siamo cresciuti del 20% nel numero dei visitatori e iniziamo anche a crescere negli incassi, stiamo iniziando a far pagare. All’estero ci fanno pagare ovunque, il museo degli Abba, il gruppo musicale, per fare un esempio, costa 19 euro, gli Uffizi 18 euro: secondo voi c’è confronto?» Lo dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano parlando agli Stati generali dei commercialisti, in corso a Roma.

«Con il Pnrr stiamo lavorando tanto, siamo ad un buon 80%. La commissaria europea mi ha scritto che nella capacità di spesa siamo avanti a tutta Europa, la sua lettera è pubblicata sul sito del ministero», e cita Sangiuliano l’impegno per Capodimonte, Palazzo Citterio, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il castello Svevo: «non sono annunci ma cose concrete».

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«Sta crescendo molto l’occupazione della cultura. I musei, ne abbiamo 500, devono diventare imprese e lo stanno diventando, musei devono diventare anche luoghi attrattivi per gli eventi, nel rispetto dei siti ovviamente. Ho ampliato da 44 a 60 i musei autonomi che sono aziende e i commercialisti possono qui affiancare i direttori».

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