Turismo in crisi, Schifone (FdI): «La Campania ha perso il 90% dei turisti ma non ci sono strategie di rilancio»

«La Campania ha perso il 90% dei turisti: la fotografia scattata dall’Osservatorio di Federalberghi conferma le preoccupazioni espresse quotidianamente da Fratelli d’Italia rispetto alla crisi del turismo derivante dall’emergenza Covid-19. Uno dei settore chiave per l’economia del Paese e della nostra Regione è in ginocchio eppure ancora manca una valida strategia per rilanciarlo». A dirlo è Marta Schifone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, commentando i dati diffusi da Federalberghi sulla crollo del turismo.

«Per la Campania – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – sarebbe opportuno pensare di avviare una campagna promozionale per favorire, almeno, la permanenza vacanziera dei campani in Campania prevedendo una serie di agevolazioni a chi decide di godersi la Costiera, il Cilento o le nostre splendide isole. Ancora oggi non si registra sul territorio la presenza di turisti stranieri e il cosiddetto turismo domestico non basta a compensare le queste assenze».

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«Il lavoro parlamentare svolto da Fratelli d’Italia ha portato all’individuazione di misure utili a tutelare gli operatori turistici e limitare le perdite dell’intero indotto legato all’industria del turismo alberghi, agenzie di viaggi, ristoranti, balneari e di tutte le strutture del settore a partire da poche e semplici misure, innanzitutto la modifica del bonus vacanze».

Schifone: «Incentiviamo il turista a prolungare la permanenza»

«Basterebbe incentivare il turista a prolungare la sua permanenza in vacanza, premiandolo con una notte gratuita di soggiorno ogni 2 notti prenotate, con le notti aggiuntive pagate direttamente dalla Regione e non sotto forma di credito d’imposta, alla struttura ricettiva, all’albergatore, al b&b attraverso i 2,4 miliardi stanziati per il  bonus vacanze».

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«E ancora, per tutelare i lavoratori basterebbe puntare sulla riduzione del 50% fino al 30 settembre 2021 dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per ciascun lavoratore assunto dopo il 23 febbraio 2020 e per ciascun lavoratore richiamato in servizio e non licenziato dopo un periodo di integrazione salariale. Infine – conclude – come Fratelli d’Italia, pensiamo possa servire la proroga degli interventi di integrazione salariale fino al 28 febbraio 2021».

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