La prima uscita risalirebbe alla fine del 1800
Ad Acerra, oggi, si rinnova la tradizione con uno degli eventi più attesi e di più alto richiamo per gli acerrani e per tutti i fedeli che arrivano in città anche da fuori regione.
La Via Crucis di Acerra, infatti, si ripete ormai da oltre un secolo: la prima uscita dovrebbe risalire con una certa probabilità alla fine del 1800 ad opera della Confraternita del Suffragio, la cui Parrocchia continua nel tempo con l’organizzazione e l’allestimento impegnando centinaia di figuranti. In costumi tipici dell’epoca rappresentano la Passione e la Morte di Cristo, in un intreccio di storia, tradizione popolare, religione, folklore e cultura.
A suonare l’inno, il Civico Complesso Bandistico ‘G. Pinna’ diretto dal Maestro Modestino De Chiara che accompagna un coro di voci bianche. La Processione si apre con l’ingresso di Cristo a Gerusalemme, poi l’Ultima Cena, il tradimento, la condanna a morte e per ultimo la Crocifissione. Quest’ultima si compie con enfasi ed emozione sulle mura del Castello dei Conti alla fine del corteo a sera inoltrata e rappresenta il momento più suggestivo della cerimonia.
«La Processione del Venerdì Santo, oltre ad essere un evento molto atteso da tutti gli acerrani, rappresenta anche un importante momento di meditazione – sottolinea il sindaco Tito d’Errico – Auguro una Santa Pasqua a tutta la città: purtroppo anche per quest’anno, nell’accogliere la Verità di Gesù Cristo, invito ad una Preghiera collettiva per la fine dei conflitti che continuano ad aumentare. La Pace è una forma perpetua di bellezza che l’uomo sta pericolosamente smarrendo e per questo spero che la Passione di Cristo possa portare un autentico messaggio di riflessione, di solidarietà, di amore».