Una vicenda di presunta indebita percezione di contributi
Cinque imprenditori sono stati colpiti da un provvedimento di sequestro conservativo per un importo complesso di oltre 950 mila euro. È l’esito di un’attività condotta dalla Guardia di finanza su mandato della procura regionale per la Campania della Corte dei Conti. Il sequestro ha interessato 5 unità immobiliari e 2 quote di partecipazione in persone giuridiche.
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Gli accertamenti svolti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno e diretti dalla procura contabile partenopea (pm Davide Vitale) riguardano una vicenda di presunta indebita percezione di contributi erogati dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia), in tema di misure di sostegno alla realizzazione e all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati, o persone in cerca di prima occupazione, attraverso la concessione di agevolazioni finanziarie, consistenti sia in contributi a fondo perduto che in mutui a tasso agevolato.
La rete
Le attività svolte, si legge in una nota stampa, hanno individuato una strutturata rete di persone fisiche e giuridiche che hanno illecitamente percepito, nel tempo, contributi pubblici, rendicontando ad Invitalia spese in realtà mai sostenute, con conseguente illegittimo esborso di denaro pubblico appunto per oltre 950 mila euro.
In particolare, l’esame delle transazioni finanziarie e della documentazione giustificativa della spesa ammessa a beneficio, «ha permesso di ricostruire il modus operandi adottato, che consisteva nell’indicare fraudolentemente, sulla fotocopia dei titoli di credito inviata all’ente erogatore, il nominativo del soggetto (presunto) fornitore di beni/attrezzature, in realtà mai ricevuti». Nello scorso mese di luglio, le investigazioni eseguite avevano portato alla notifica di 14 inviti a dedurre nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili del danno erariale accertato.