Restano i problemi: primo fra tutti il blocco psicologico
Molte ombre ma anche qualche luce. Il primo Napoli di Francesco Calzona mostra chiaramente di avere ancora tanta strada da fare per ritrovare i risultati di un tempo, ma qualche spiraglio positivo lo si è cominciato a intravedere anche ieri sera soprattutto nella fase finale della partita con il Barcellona. Il nuovo allenatore dovrà lavorare moltissimo – e ha già cominciato a farlo oggi nell’allenamento di avvicinamento alla sfida con il Cagliari di domenica prossima – dando principalmente spazio al riassetto tattico della squadra.
Tanti aspetti su cui lavorare
Tuttavia Calzona dovrà battere anche sull’aspetto psicologico perché il Napoli visto all’opera nel primo tempo con il Barcellona è apparso bloccato dalla paura, tremebondo, incapace di presentarsi sfrontato e a viso aperto a combattere con una squadra sulla carta superiore ma che in realtà non ha dimostrato di appartenere a un’altra categoria rispetto agli azzurri. Un altro tema che il nuovo tecnico deve affrontare con particolare attenzione è quello della sterilità dell’attacco.
Osimhen al suo rientro in squadra dopo quasi due mesi di assenza dovuta a infortuni, squalifiche e impegni con la Nazionale, è tornato al gol, ma il reparto durante l’intera partita è riuscito a produrre, oltre al guizzo decisivo del nigeriano, soltanto un tiro di Simeone nel finale di gara, terminato di poco alto sulla traversa.
Troppo poco per una squadra chiamata a risalire la china anche perché la difesa, dal canto suo, non si presenta tanto ermetica da dare garanzie che almeno un pareggio possa essere un risultato raggiungibile in ogni partita.
Il primo vero allenamento di Calzona
Nel Centro Tecnico di Castel Volturno oggi si sono allenati tutti i calciatori della rosa, tranne Ngonge che risente ancora del problema muscolare che non gli ha consentito di essere presente nella sfida ai catalani di Xavi.
Chi ha giocato ieri sera si è limitato a svolgere un lavoro defatigante mentre gli altri hanno sostenuto un allenamento pieno. Calzona si è poi dedicato a lezioni tattiche per cominciare a plasmare al meglio la squadra in base ai propri convincimenti e alle proprie teorie. All’impegno con il Cagliari manca poco e l’allenatore ci tiene a debuttare nel migliore dei modi in campionato su una panchina di serie A.
Soltanto con una vittoria in Sardegna il Napoli potrebbe pensare che l’impresa della conquista di un quarto posto in classifica che appare al momento estremamente ardua possa essere considerata ancora possibile. Per decidere la formazione c’è ancora tempo ma nel nuovo Napoli nessuno può ritenere di essere sicuro del posto in squadra come dimostrano i cambi di ieri, con Kvaratskhelia e Osimhen, le due stelle della rosa, riportate contemporaneamente in panchina senza starci troppo a pensare.