Ragazzo precipita dal terzo piano mentre era a scuola: in prognosi riservata

di Virginia Iadonisi

Si tratterebbe di un gesto compiuto volontariamente

Un ragazzo di 14 anni è ricoverato in prognosi riservata presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, dopo essere precipitato dal terzo piano dell’istituto superiore Savoia Benincasa ad Ancona. Si tratterebbe di un gesto compiuto volontariamente, secondo alcuni testimoni: era appena suonata la campanella che segna l’inizio dell’intervallo e tutti i compagni e la docente erano ancora in classe.

I presenti avrebbero visto il ragazzo avvicinarsi alla finestra dell’aula e poi precipitare di sotto. Fortunatamente il 14enne è caduto su un terrapieno erboso e umido, che ha attutito l’impatto della caduta.

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I soccorsi sono stati immediati: l’adolescente era vigile e respirava autonomamente, è stato subito trasportato dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona, dove dopo una serie di accertamenti sono stati rilevati traumi al torace e al bacino e alcune fratture. Nulla, rispetto a quello che sarebbe potuto succedere se fosse caduto da qualche finestra più in là, sul cemento. Il 14enne è stato anche in grado di raccontare ai sanitari quello che era successo. Sui motivi, nessuno si sbottona: si parla di un brutto voto, di una nota, di entrambe le cose. Qualcuno racconta di avere visto sul suo diario scolastico un messaggio di sconforto. Tutti elementi al vaglio dei carabinieri. Forse è tutto vero, o forse semplicemente ha attraversato una zona d’ombra, più frequente di quanto non si pensi a quell’età, un momento di fragilità.

Non risultano brutti voti

La preside Maria Alessandra Bertini, parlando con i giornalisti nel pronto soccorso, ha detto di non essere a conoscenza di note o brutti voti: «pochi giorni fa il ragazzo aveva ricevuto la pagella e non c’era nemmeno un’insufficienza». Il 14enne fa parte di una classe «tranquilla» e, anzi, «molto positiva dal punto di vista degli apprendimenti». Quella stessa classe per la quale è stato «immediatamente attivato il servizio di consulenza psicologica dell’ospedale materno infantile Salesi, una psicologa ha già preso in carico la classe.

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«Concorderemo un cronoprogramma di incontri – ha spiegato la preside – perché i ragazzi debbono essere supportati, oltre che dalle risorse scolastiche, anche da esperti esterni». Ma «tutta la comunità scolastica è sconvolta». Anche quella della città di Ancona, che si è stretta intorno all’adolescente e alla sua famiglia: un messaggio di vicinanza da parte del sindaco Daniele Silvetti, mentre in ospedale sono arrivati gli assessori Antonella Andreoli (Politiche educative), Manuela Caucci (Servizi sociali e welfare) e Marco Battino (Politiche giovanili).

Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche Donatella D’Amico chiede di evitare «speculazioni. L’importante è che lui stia bene. Poi avremo tempo di approfondire la dinamica, al momento è secondario».

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