Matteo Salvini torna a Mondragone e lo fa cogliendo tutti di sorpresa. Senza annunci e senza clamore, per dribblare i contestatori che lunedì scorso gli hanno impedito di tenere il comizio preventivato. Lo aveva promesso, lo aveva ripetuto più volte: «Tornerò presto». «Quelli dei centri sociali di solito bevono e fumano fino a tardi. La mattina troviamo i cittadini e i lavoratori» ha scherzato il leader della Lega. «Il problema dell’ordine pubblico lo abbiamo affrontato in tante zone del paese. Non è un problema di immigrati. Ci sono anche tanti immigrati perbene. E’ un problema di illegali, clandestini e fuorilegge che vanno identificati e allontanati» afferma Salvini.
A chi gli chiede se è anche un problema anche di italiani, Salvini spiega: «certo, infatti nel decreto sicurezza c’è la confisca per gli appartamenti e delle aziende che sfruttano la manodopera clandestina che va poi a danneggiare gli agricoltori e gli imprenditori. Sul punto di vista dell’ordine pubblico sappiamo cosa fare ma qui c’è un territorio da rilanciare da un punto di vista turistico, economico, agricolo. E poi c’è la camorra».
«Qua a Mondragone, ma non solo qua, anche a Milano, – afferma – se lo Stato non dà soldi ai privati ci sono gli usurai e i camorristi che intervengono. Nel dopo virus il rischio è che, siccome i soldi non arrivano dal governo e dalle banche, molte attività si vedano presentare signori con valigette piene di contanti alla metà del valore reale. Per questo la Lega sta combattendo perché i soldi delle banche e la cassa integrazione arrivino davvero. Leggo che oggi il Pd e i 5stelle oggi si stanno interessando della legge elettorale. Ditemi voi se oggi la l’emergenza di questo paese è cambiare la legge elettorale».
C’è spazio anche per considerazioni su eventuali nuove maggioranze di governo: «Io al governo con il Pd e il M5S non ci vado e non ci torno. La via maestra è dare la parola al popolo. Anche perché se fosse un governo che fa le cose, anche se non le condividessi potrei dire ‘però fanno’. Ma c’è il blocco e la confusione totale su tutto, sulle Autostrade sul Mes, sull’Ilva, su Alitalia, su tutto. Quindi prima si vota meglio è».
«Se in Campania si vota prima si manda a casa De Luca meglio è» ha spiegato in riferimento alle prossime regionali. La sicurezza a Mondragone, dice, «non è un problema tra Italia e Bulgaria finale dei Mondiali, ci sono persone perbene, ed approfittatori e delinquenti. Io credo che qui il problema, non dico che sia facilmente risolvibile, ma ho visto in giro per l’Italia situazioni peggiori». A Mondragone e nel Casertano «il problema è il rilancio economico, è l’agricoltura in ginocchio, è la mozzarella di bufala che soffre l’immagine non proprio splendente di questa terra, che però ha delle potenzialità enormi. Vorrei essere usato come promotore turistico di queste località e di queste bontà».
«Ho visto le dichiarazioni deliranti di Zingaretti, che era quasi compiaciuto. Quando un segretario di partito, a fronte di sassate nei confronti di un avversario politico, ride, vuol dire che è un poveretto», aggiunge, tornando su quanto avvenuto lo scorso lunedì in occasione della sua prima visita e gli scontri tra polizia e manifestanti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Più tasse per tutti…
- Conte cerca il disgelo con Zingaretti ma il dl Semplificazioni si complica. E’ stallo anche sulla legge elettorale
- Marò, Cirielli (FdI): «Decisione dell’Aja è una buona notizia. Magistratura italiana accerti responsabilità»
- Economia, Catello Maresca: «Imprese in crisi, prosperano gli affari per la criminalità organizzata»
- Coronavirus, il bollettino del Ministero: 201 nuovi casi e 30 decessi. In Campania 3 pos