Caso pandoro, consumatori contro Chiara Ferragni: centinaia le segnalazioni

La Procura di Milano è pronta ad acquisirle

Arrivano le prime segnalazioni al Codacons da parte di consumatori che lamentano di aver comprato a prezzo maggiorato l’ormai noto pandoro Balocco ‘Pink Christmas’ griffato Chiara Ferragni, convinti che si trattasse di acquisti per beneficienza e che ora chiedono di essere risarciti. Da quanto si è saputo, infatti, al momento l’associazione ne ha raccolte circa 250, quelle più rilevanti, mentre molte altre sono in arrivo, ed è pronta a metterle a disposizione nelle prossime ore per le indagini in corso a Milano per truffa aggravata a carico dell’influencer e dell’imprenditrice Alessandra Balocco.

L’associazione dei consumatori le sta scremando, individuando le più circostanziate e rilevanti, e poi già nelle prossime ore è intenzionata a depositarle nelle indagini in corso a Milano, coordinate dall’aggiunto Eugenio Fusco e condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Spetterà, comunque, ad investigatori e inquirenti raccogliere le eventuali denunce formali dei consumatori. Il Codacons, tra l’altro, sul sito già da giovedì ha pubblicato un’apposita pagina chiamata «anche tu vittima del pandoro-gate» nella quale gli utenti possono segnalare gli acquisti effettuati e farsi assistere gratuitamente come parti offese nel procedimento per ottenere risarcimenti.

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I presunti danni

L’associazione, che nelle scorse settimane ha presentato l’esposto da cui sono partite le indagini, ha calcolato in 1,65 milioni di euro i presunti danni per gli acquirenti del pandoro griffato: una somma «calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti».

L’indagine

La Procura di Milano è pronta ad acquisire le segnalazioni raccolte dal Codacons e presentate da consumatori. Dopo il deposito spetterà, poi, alla Gdf di Milano analizzarle e raccogliere le eventuali formali denunce. Nell’inchiesta per truffa aggravata sono indagate Ferragni e Alessandra Balocco, mentre un altro fascicolo è aperto a Milano, sempre coordinato dall’aggiunto Eugenio Fusco e anche a carico dell’influncer, per frode in commercio (ipotesi iniziale pure dell’altro filone) sul caso delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi.

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