Insegna per 20 anni ma non ha mai conseguito il diploma magistrale né la laurea: condannata

di Antonella Di Martino

Le sue prestazioni considerate dannose per l’apprendimento degli studenti

Quasi vent’anni passati a insegnare tedesco e inglese in scuole materne, elementari e licei, senza però aver mai conseguito né il diploma magistrale né la laurea. Viviana Mazzoni, 49 anni, con un curriculum con una serie di incarichi in istituti del comasco, è stata condannata dalla Corte dei conti della Lombardia a restituire più di 247mila euro per aver incassato stipendi come docente che non aveva i titoli per insegnare e che dava lezioni che potrebbero essere state addirittura «dannose» ai fini dell’apprendimento degli studenti.

La scoperta

La sua discesa comincia nel 2020, quando il dirigente scolastico di un istituto di Como, dopo aver controllato le dichiarazioni presentate dalla donna, scopre che Mazzoni non si è mai laureata in Lingue e letterature straniere moderne alla Iulm di Milano, come invece aveva affermato. Anche se iscritta, l’insegnante non aveva sostenuto il numero minimo di esami nel periodo previsto dal regolamento. Mazzoni aveva dichiarato anche di aver conseguito il diploma magistrale alla scuola paritaria Matilde di Canossa di Como. Diploma, però, mai ottenuto.

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La vicenda processuale

Dopo la denuncia, la Procura chiede il rinvio a giudizio per le false attestazioni e Mazzoni viene segnalata alla Corte dei Conti della Lombardia. Dagli accertamenti risulta che l’attività svolta in cattedra va retrodatata all’anno scolastico 2003-2004, quando aveva iniziato tutta una serie di sostituzioni e supplenze nelle scuole di Como e provincia retribuite dal ministero delle Finanze per un totale di oltre 247mila euro. Nella sentenza depositata lo scorso lunedì, i giudici della Corte condannano la docente al risarcimento per aver ottenuto incarichi avvalendosi di titoli contraffatti «in totale spregio della normativa».

Mancanze riconosciute anche dalla Iulm e dall’istituto Matilde di Canossa che rendono «inutile» la prestazione resa negli anni da Mazzoni in assenza dei requisiti richiesti, con l’erogazione degli stipendi che costituisce «un danno per l’amministrazione» che ora l’insegnante dovrà risarcire.

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Le reazioni

La vicenda, raccontata dal quotidiano ‘Il Giorno’, è rimbalzata anche sui social. Tra i commenti, c’è chi riconosce la gravità della situazione specie per le «lacune» che può lasciare agli studenti un’insegnante priva di titoli. Altri, invece, puntano il dito sui controlli mancati o tardivi. Ma c’è anche chi la difende, visto che «se ha insegnato per 20 anni avrà dimostrato di avere delle competenze».

Prima di chiedere il risarcimento, c’è chi avrebbe voluto verificare le sue conoscenze. Molti, invece, si concentrano sulla cifra da restituire, e quindi sugli stipendi dei docenti: «247mila euro in 20 anni? Poveri insegnanti» e ancora «vuol dire che ha guadagnato in media 12.000 euro all’anno, praticamente 1000 euro al mese. Pensate quanto valgono 20 anni di insegnamento».

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