La deputata azzurra: provvedimento unisce difesa della legalità con riqualificazione sociale
«Il dl Caivano è un atto di coraggio attraverso cui lo Stato si assume la responsabilità di riportare sotto l’egida della legalità e della sicurezza territori in cui degrado e condizioni sociali al di fuori dei recinti di legge hanno consentito l’incontrollata proliferazioni di piccoli e grandi fenomeni di criminalità. Un provvedimento multidimensionale che opera, simultaneamente, sotto il profilo della repressione e della prevenzione dei reati intervenendo anche in chiave di riqualificazione territoriale e di sostegno alle famiglie oltre che di rafforzamento dell’istituzione scolastica».
«Una norma che risponde altresì ai cambiamenti delle dinamiche criminali, soprattutto minorili, cui abbiamo assistito impotenti da tempo con l’introduzione, ad esempio, del Daspo urbano o dell’avviso orale per i minori di 14 anni da parte del Questore. Un modello di intervento che potrà essere adattato e replicato anche per altre situazioni di criticità».
A dirlo è Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e componente dell’ufficio di presidenza della Camera oltre che membro della commissione Giustizia.
«Il valore del decreto legge consiste non solo nella riorganizzazione di adeguati strumenti normativi per fronteggiare episodi di violenza e di prevaricazione criminale – prosegue la Patriarca – ma nell’integrazione di questi con piani di rigenerazione urbana e di recupero delle periferie che vanno tassativamente sottratte al controllo e al predominio della illegalità».
«I drammatici episodi di Caivano hanno ricevuto, grazie alla sensibilità e alla volontà di questo Governo e di questa maggioranza, una immediata risposta – conclude l’esponente forzista – che è un unicum nella recente storia politica del nostro Paese. Non si tratta di adottare una visione securitaria o muscolare della convivenza sociale ma di garantire ai cittadini perbene condizioni sane per far crescere in tranquillità i propri figli».
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