Passa il dl Caivano: dalla stretta contro baby-gang alla dispersone scolastica: ecco cosa prevede

di Redazione

Il decreto alla Camera incassa 193 sì

Il decreto che incassa anche il voto di fiducia della Camera, dopo quello del Senato del 27 ottobre, nasce per porre un freno al degrado e alla criminalità giovanile nel comune di Caivano. Questi in estrema sintesi i contenuti del provvedimento:

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO: si può nominare per predisporre un piano straordinario per riqualificare territorio e infrastrutture. Il Commissario, che avrà risorse fino a 30 milioni, può avvalersi del supporto di Invitalia e avere una sua struttura di sostegno per 1 anno (prorogabile di un altro).

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PROGETTI ANTI-DEGRADO: Il Ministero dell’Università finanzia progetti per costruire o rigenerare edifici e spazi nel Comune da destinare ad attività educative e formative. Gli interventi saranno finanziati con il Fondo speciale per la ricerca (FISR) per 5 milioni di euro nel 2024.

PIÙ SICUREZZA: Si autorizza il comune ad assumere a tempo indeterminato 15 agenti di polizia locale per garantire più sicurezza urbana e controllo del territorio.

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OBBLIGO SCOLASTICO: Pene più severe per chi non manda i figli a scuola. Per le assenze ingiustificate del minore, si prevede anche la reclusione fino a 1 anno. La mancata regolare frequenza a scuola preclude alla famiglia l’accesso all’assegno di inclusione. Le scuole statali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono attivare incarichi temporanei di personale ATA per contrastare la dispersione scolastica e sostenere gli studenti.

DIVIETO DI ACCESSO IN OGNI LUOGO DI SPACCIO E DASPO: Si inaspriscono le pene per alcune misure di prevenzione come il Daspo. E si estendono a minori che hanno già compiuto 14 anni. Scatta la reclusione da 1 a 3 anni (era da 6 mesi a 2 anni) e la multa da 10.000 a 24.000 euro (era da 8.000 a 20.000 euro). E si amplia l’ambito di applicazione della misura del divieto di accesso a tutti i luoghi di spaccio.

PENE PIÙ SEVERE PER ARMI E DROGA – Aumentano le pene per il porto abusivo d’armi e per reati di lieve entità relativi alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti (da 4 a 5 anni). Per reati gravi come mafia e terrorismo può scattare la decadenza della potestà genitoriale.

STOP USO CELLULARE E PC: è fatto divieto del loro uso ai giovani responsabili di violenze tra i 14 e i 18 anni, ma in caso di condotte più gravi anche per quelli tra i 12 e i 14.

MISURE CAUTELARI: Più facile per i minorenni finire in carcere. Soprattutto se c’è il pericolo di fuga. Ma si prevede anche un percorso di reinserimento e rieducazione del minore. Si amplia la platea dei reati per i quali può essere disposta la custodia cautelare. I detenuti che abbiano compiuto i 21 o i 18 anni e che hanno atteggiamenti considerati violenti possono essere trasferiti in carceri per adulti.

ASILI NIDO – Si autorizza un ulteriore piano per asili nido per l’incremento dei posti nella fascia di età 0-2 anni.

ALFABETIZZAZIONE GENERALE – Ci sono norme per favorire l’alfabetizzazione digitale e mediatica a tutela dei minori e campagne informative.

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