Acerra, Zito: «Gravi violazioni allo statuto del partito? Fedele a elettori e a chi mi ha sostenuto»

di redazione

Il consigliere comunale: non ho mai ricevuto formalmente alcuna comunicazione

«In riferimento alle notizie relative alla mia espulsione dal partito Azione, desidero premettere, innanzitutto, che non ho mai ricevuto formalmente alcuna comunicazione dai probiviri del partito, i quali in passato, mi hanno chiesto spiegazioni, e ai quali ho inviato una lunga missiva di chiarimento. Ho ricevuto, invece, una comunicazione da parte del Segretario cittadino del partito, che ora in città mi appare “svuotato”». Così in una nota Il Consigliere Comunale di Acerra Domenico Zito

«La nota del segretario cittadino – questa sì – che mi aspettavo da tempo, parla di espulsione per gravi violazioni allo Statuto del partito. Desidero a questo punto, chiarire quali sono queste “gravi violazioni” e perché si è arrivati a questa rottura: questa espulsione affonda le radici sin dall’inizio dell’era del sindaco d’Errico a partire dalla scelta dell’Assessore da designare in Giunta. Probabilmente sono stato “reo” (io che ero stato eletto consigliere comunale con 510 voti e la parte del partito a me vicina) di non aver chinato il capo davanti ad una scelta forzata sulla designazione dell’assessore appartenente ad un personaggio politico legato all’asse Acerra/Cimitile».

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«Un partito (Azione) che in virtù di questa scelta da me e alcuni componenti del partito non condivisa, pretende dopo quattro mesi dalle elezioni, di spingermi a votare contro le scelte dell’Amministrazione, avendone condiviso fin dall’inizio il Programma, gli alleati ed il Sindaco; addirittura dopo un po’, abbiamo assistito alla circostanza che il Partito (Azione) si è posto all’opposizione dell’Amministrazione Comunale».

«Infine ritengo anche che il partito (Azione), a tutt’oggi, stando alle linee guida espresse a livello nazionale, sia in profondo contrasto con i principi dell’Amministrazione comunale sulla questione dell’eventuale quarta linea del termovalorizzatore di Acerra; infatti, a mezzo del suo leader nazionale Carlo Calenda, ripreso in un bel video (visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=j_tmaRAk5OY) girato dinanzi all’inceneritore di Acerra, si affermava che l’impianto di incenerimento dei rifiuti fosse un gioiello tecnologico e che la prevenzione contro gli inceneritori fosse una follia. Affermazioni che sicuramente sono in antitesi con i miei principi, sia da cittadino, sia da consigliere comunale della mia terra, del mio popolo, dei miei elettori, in virtù dei quali in Consiglio comunale ho più volte dichiarato il mio “no alla quarta linea”, il mio “no all’industria dell’incenerimento in alternativa al riutilizzo e riciclo dei rifiuti”. (È tutto documentato con gli atti)».

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«Mi chiedo allora se queste sono per il partito le “gravi violazioni disciplinari” da me commesse e che hanno portato alla mia espulsione? Se sono queste ne andrò fiero! Io sono, è resto fedele consigliere comunale di riferimento di quelle persone rappresentate da me anche giuridicamente. Continuo a rappresentare gli elettori per tutta la durata del mandato, continuo a rappresentare in consiglio comunale chi insieme a me si è candidato in quella lista a Giugno del 2022, chi ha sostenuto e creduto in quel progetto, fedele alle persone che mi hanno votato, fedele all’Amministrazione d’Errico. Per il resto, non mi rimane che augurare una buona sorte a qualche ex amico di Azione, e a chi si crede “tuttologo” e “politologo”, ma piuttosto è solo un leone da tastiera, capace di commentare male ogni fatto e incapace di racimolare consensi e determinare le sorti del suo partito».

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