L’obiettivo dell’ex calciatore è aprirlo ai ragazzi
Sopralluogo del sindaco Gaetano Manfredi al Centro Paradiso di Soccavo insieme al campione del mondo Fabio Cannavaro che ha rilevato lo storico campo di allenamento del Napoli di Maradona. Il sindaco ha espresso pieno sostegno al Pallone d’oro per la realizzazione di progetti legati allo sport e al sociale.
Risale all’anno scorso la messa in vendita del centro Paradiso, situato nel quartiere periferico di Soccavo. Inaugurato nel 1975, all’epoca di Totonno Iuliano capitano, negli anni d’oro di Maradona e degli scudetti divenne simbolo del calcio vincente a Napoli. Poi, dopo il fallimento della società, è stato abbandonato ed è andato incontro negli anni a un inarrestabile degrado: prima depredato e poi vandalizzato, fino a quando la proprietà ha avviato le procedure di dismissione.
Alla morte di Maradona il Paradiso, col suo iconico cancello azzurro, divenne un tempio laico in memoria del campione, subendo assalti di ladri e vandali fino a versare in uno stato fatiscente. In un primo momento si è parlato di una cordata di imprenditori pronti a recuperarlo per farne un centro di eventi, oppure un centro medico-sanitario. E allo stesso tempo di un’associazione di giovani di Soccavo, che si chiama appunto «centro Paradiso», che ha sempre sognato di rilevare il centro con un azionariato popolare, per poi rimetterlo in sesto e farlo utilizzare ai ragazzi del quartiere.
Un sogno, che l’acquisto della struttura da parte di Cannavaro potrebbe favorire. L’obiettivo del campione, infatti, come lui stesso ha dichiarato quando – lo scorso luglio – ha rilevato la struttura, è quello di aprire il centro Paradiso alle scuole calcio, per far giocare i ragazzi. «L’idea – ha detto – è quella di ripristinare il campo, fare scuole calcio, far giocare i ragazzi».
Potrebbe interessarti anche:
- Napoli, Muscarà: «Raccolta differenziata al 40%? Manfredi offende i napoletani»
- Spara alla nipote ma la pistola si inceppa: arrestato 55enne
- Napoli, cittadini esasperati dalla movida: «E’ l’inferno»
- La svolta imprenditoriale del clan Di Lauro: in manette 27 persone
- La seconda manovra del Governo Meloni da 24 miliardi: aiuti ai redditi bassi