Grande progetto Pompei? Esempio per il Sud, per l’Italia e per l’Europa

di redazione

Il ministro Sangiuliano e la commissaria Ue Ferreira in visita al parco archeologico

«Gli italiani a volte sono autolesionisti. In questo caso dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare, soprattutto a spendere con onestà, con efficacia e con risultati che sono tangibili e che si possono vedere, confermati dalla grande affluenza di pubblico che c’è quotidianamente a Pompei, anche in giornate feriali, anche in periodi dell’anno non particolarmente turistici». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Pompei insieme con la commissaria Ue alla Coesione e alle Riforme, Elisa Ferreira.

«Pompei – ha aggiunto – ha sempre una elevata affluenza perché è diventato un luogo iconico in tutto il mondo. Rappresenta una storia, una identità molto profonda e questo tutti quanti ce lo riconoscono».

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Sangiuliano: chiederò al commissario altre risorse

«Il commissario ha potuto toccare con mano che in questo caso i soldi sono stati efficacemente spesi, hanno riportato Pompei al prestigio che merita e io adesso chiederò al commissario altre risorse perché noi dobbiamo mantenere questo livello di cura, dobbiamo mantenere questa elevata qualità, dobbiamo proseguire negli scavi e dobbiamo fare ulteriori opere di valorizzazione. Abbiamo tante idee. Il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel mi ha fatto avere un programma di lavoro. Adesso chiederemo di finanziare questo programma di lavoro per portare Pompei sempre più in alto, sempre più avanti come tratto distintivo della qualità italiana», ha aggiunto.

Il ministro ha comunicato anche il via il monitoraggio sui beni culturali nella zona dei Campi Flegrei. «Il mio capo di gabinetto – ha detto – ha insediato proprio ieri una commissione. Ci incontreremo, valuteremo con i tecnici e terremo tutto sotto controllo». Comunque, ha sottolineato Sangiuliano, «in questi casi la prima cosa è pensare ai bisogni e alle necessità delle persone. Poi, ovviamente, anche al nostro patrimonio». A chi gli ha chiesto una valutazione sulla situazione in atto ha risposto: «Questa situazione la devono valutare gli scienziati. Un ministro serio si affida alla scienza, non fa il tuttologo».

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Ferreira: un grande progetto che costituisce un esempio, soprattutto nel Sud Italia

«Questo progetto è un lavoro complesso, che mette insieme diversi elementi: la ricerca, i finanziamenti, il restauro, la guida del progetto, la gestione turistica. Si tratta di un grande progetto che costituisce un esempio, soprattutto nel Sud Italia. Voglio ringraziare quelli vi partecipano. Stanno facendo un lavoro incredibile per conservare e trasmettere tutta questa bellezza, che ci fa vivere meglio la nostra vita di europei». Così la commissaria Ue per le Riforme e la Coesione, Elisa Ferreira.

«È molto importante il fatto che voi abbiate molti siti riconosciuti dall’Unesco. E noi sosteniamo progetti come questo, che generano un aumento dei visitatori. Si può valutare l’aumento di presenze negli alberghi e nella ristorazione di un + 40%, si creano posti di lavoro, c’è il coinvolgimento di archeologi. E tutto questo è sviluppo. Tutto quello che è qui può essere trasmesso e riprodotto in tutta Europa. Quindi, grazie a voi tutti. Siamo molto orgogliosi di poter finanziare un’opera come questa», ha concluso Ferreira.

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