Tra le vittime due bambini
È stata rimossa verso le 5 del mattino la carcassa del pullman precipitato ieri sera sotto il cavalcavia di Mestre, nel quale sono morte 21 persone, di cui due bambini, e 15 sono rimaste ferite. Di queste, 5 sono in gravi condizioni. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. I quattro più gravi sarebbero tutte persone maggiorenni, tra i 20 e i 30 anni. Secondo quanto si apprende, tre sono ricoverate in Rianimazione all’ospedale dell’Angelo di Mestre e uno a Dolo. Anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto.
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Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l’attività da 7 anni. Rizzotto aveva postato l’ultimo messaggio su Facebook ieri sera, alle 18.30, un’ora e mezza prima della tragedia: «Shuttle to Venice» (navetta per Venezia) aveva scritto, geolocalizzandosi davanti allo ‘Hu Camping Town’ di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman. Era dipendente della Martini Bus, che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea, con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia.
Il fascicolo di inchiesta
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage. «Allo stato non siamo in grado di fare una ricostruzione precisa degli avvenimenti», ha detto il procuratore Bruno Cherchi, annunciando che oggi verrà disposta un’attività medico-legale «sia per attività ordinaria di controllo sia anche perchè possiamo immaginare che vi sia qualche soggetto privo di documenti e dobbiamo provvedere ad acquisire tutti gli elementi necessari per l’identificazione».
Tra le ipotesi che si stanno vagliando sulle cause dell’incidente c’è quella di un malore dell’autista. «L’autobus era nuovo e lui era bravo» sostiene Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea.
La ricostruzione dell’incidente
Il bus stava percorrendo il cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4 quando è precipitato poco prima delle 20 facendo un volo di circa 30 metri. Precipitato vicino ai binari della stazione di Mestre, si è capovolto, ‘schiacciato’ su se stesso ha preso immediatamente fuoco, probabilmente, per il tipo di alimentazione ibrida metano-gasolio del mezzo. I soccorritori si sono trovati davanti uno «scenario apocalittico», come lo ha definito il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, andato subito sul posto, che ha proclamato il lutto cittadino.
Un video diffuso sembra suffragare l’ipotesi di un malore: «si vede il pullman, un mezzo molto pesante perché elettrico – dice Fiorese – poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail».
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