È accusato di due casi di presunta malasanità
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, accusato di due casi di presunta malasanità in seguito ad operazioni allo stomaco da lui effettuate.
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L’ufficio inquirente (procuratore Pierpaolo Bruni e sostituti Valentina Santoro) ha chiesto il rinvio a giudizio per il professionista, che ha assunto dunque la qualità di imputato, e nei prossimi giorni il giudice per le indagini preliminari fisserà l’udienza preliminare.
Cristiano risponde in particolare di lesioni colpose gravissime e falso commessi ai danni di Angela Iannotta, la 29enne di Santa Maria Capua Vetere madre di tre figli ridotta in fin di vita dopo due interventi di by-pass gastrico effettuati da Cristiano, e di omicidio colposo in relazione alla morte del 69enne Francesco Di Vilio, avvenuta dopo un intervento allo stomaco per un grave tumore che il medico effettuò ad inizio 2022. A far partire le indagini della Procura le denunce presentate da Raffaele e Gaetano Crisileo, avvocati delle vittime e dei loro familiari.
La ricostruzione
La Iannotta voleva dimagrire, per questo si rivolse a Cristiano, che tra il 2021 e inizio 2022 la operò due volte con il metodo del by-pass gastrico – entrambe le operazioni non andarono bene – la prima in una clinica a L’Aquila, in cui peraltro Cristiano ancora lavora, la seconda in un clinica di Caserta, la Villa del Sole, dove mancava la rianimazione: dopo questo secondo intervento la Iannotta fu colpita da setticemia e ricoverata d’urgenza all’ospedale di Caserta, dove venne operata altra volte; dopo mesi di calvario, la ragazza ha quindi subito un’ultima operazione salvavita di 9 ore al Secondo Policlinico di Napoli da parte del professor Francesco Corcione.
Anche il 69enne Di Vilio fu operato alla Villa del Sole per un tumore allo stomaco, fu colpito da setticemia e morì. Cristiano è già sotto processo al tribunale di Nola per un altro presunto caso di malasanità, quello relativo alla morte del 29enne Raffaele Arcella, che si era rivolto a Cristiano per dimagrire; il processo è alle battute finali.