Fucile rubato in casa: arresti domiciliari per la moglie del presunto killer di Antonio Morione

di redazione

Disposto l’utilizzo del braccialetto elettronico

Custodiva in casa un fucile rubato a Palermo sei anni prima: convalidato l’arresto di Valentina Gallo, moglie di Angelo Palumbo, uno dei due arrestati per l’omicidio di Antonio Morione, titolare di una pescheria di Boscoreale (Napoli) ucciso la sera del 23 dicembre 2021 per avere reagito ad un tentativo di rapina. La donna è accusata di detenzione illegale di arma da sparo.

Emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura una misura cautelare per lo stesso reato e per ricettazione nei confronti del marito, dallo scorso 15 luglio in carcere per l’omicidio di Morione. I fatti si riferiscono alla perquisizione domiciliare effettuata dai carabinieri l’8 agosto presso l’abitazione dei coniugi Palumbo, con Valentina Gallo che era stata trovata in possesso di un fucile a canne mozze, risultato frutto di una rapina denunciata nel 2017 a Palermo. L’arma era stata nascosta nelle vicinanze della cantina pertinenza dell’abitazione.

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Nel corso delle indagini, i militari dell’Arma hanno appurato come Palumbo, pur detenuto in carcere, avesse dato alla moglie indicazioni di spostare il fucile dal luogo dove era custodito. Nei confronti della donna è stata disposta la misura degli arresti domiciliari con l’utilizzo del braccialetto elettronico, mentre per il marito è stata disposta la custodia in carcere.

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