L’esponente: riforma ha come obiettivo principale quello di riequilibrare il rapporto tra fisco e contribuente
«Nell’ultimo decennio di dominio quasi incontrastato la sinistra è riuscita nel difficile impegno di complicare il fisco italiano già di per sé di difficile interpretazione per i professionisti figuriamoci per il contribuente. Qualsiasi imprenditore specie i piccoli negli anni hanno sempre più dedicato il loro tempo al disbrigo delle norme burocratiche fiscali e meno alla parte più importante, ovvero quella di reggere il confronto con le nuove sfide della concorrenza in un mercato che sta cambiando». Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d’Italia.
«Quando ad un autonomo togli lo stimolo di migliorarsi sommergendolo di adempimenti non solo gli togli l’anima ma ammazzi anche l’economia che specie in un Paese come il nostro è fatto dalla stragrande maggioranza di micro e piccole imprese. La riforma fiscale ha come obiettivo principale quello di riequilibrare il rapporto tra fisco e contribuente rendendolo più leggero sia dal punto di vista delle tasse che da quello normativo e sanzionatorio. Numerosi sono i provvedimenti che il popolo delle partite iva attendeva da tempo, come l’abolizione del maxi-acconto di novembre, la cedolare secca sui fitti per le attività commerciali, l’onere della prova a carico del fisco o il rafforzamento dello statuto del contribuente per citarne alcuni. Ma sentendo le critiche che vengono dalla sinistra tutto ciò si traduce in un “premio per gli evasori”. Dichiarazioni deliranti», conclude.
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