Il legale di Alessandro Impagnatiello: «È da valutare la sfera psicologica»
E’ stata fissata per venerdì prossimo l’autopsia di Giulia Tramontano, la 29enne donna al settimo mese di gravidanza uccisa a Senago, nel Milanese, sabato 27 maggio dal suo fidanzato, ora in carcere, Alessandro Impagnatiello.
L’uomo, che ha confessato davanti al pm Alessia Menegazzo e all’aggiunto Letizia Mannella, titolari dell’indagine condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri e dai loro colleghi della compagnia di Rho, ha accoltellato la compagna tra le 19 circa e le 20.30, poi per due volte ha cercato di bruciare il corpo di cui poi si è sbarazzato gettandolo tra le sterpaglie nei pressi di alcuni box non molto lontano dalla loro abitazione. Per domani invece è previsto l’accesso all’appartamento in cui è avvenuto il delitto e al garage in cui è stato nascosto il corpo per i rilievi scientifici.
«E’ da valutare la sfera psicologica» di Alessandro Impagnatiello: lo ha spiegato il suo legale Sebastiano Sartori, che lo ha incontrato in carcere a San Vittore. «Penso che lo abbiano visto anche i muri» ha detto ai microfoni della Rai. «E’ sempre più lucido e ha preso coscienza» ha aggiunto Sartori rispondendo «ma certo» alla domanda se abbia avuto un pensiero per Giulia.
«La famiglia di Giulia fin da subito ha temuto questo tragico epilogo in quanto era difficile pensare che la loro figlia in attesa di un bimbo, nonostante il naufragio della relazione sentimentale, si fosse volontariamente allontanata da casa». Lo ha spiegato all’ANSA Giovanni Cacciapuoti, l’avvocato del Foro di Napoli Nord nominato dai genitori di Giulia per gli accertamenti irripetibili disposti, ossia i rilievi scientifici di domani nella casa dove la giovane è stata uccisa da Alessandro Impagnatiello e l’autopsia di venerdì. Il legale ha spiegato che non hanno nominato alcun consulente di parte, «ci affidiamo a quelli del pm».