Si indaga pure per istigazione al suicidio
Si stanno concentrando in un’area sempre più circoscritta le ricerche di Giulia Tramontano, la 29enne, incinta di 7 mesi, di cui da sabato sera si sono perse le tracce: è sparita dalla sua casa di Senago, nel Milanese.
Indice Articolo
Quattro giorni dopo la sua scomparsa, su disposizione della Procura di Milano, carabinieri, anche della scientifica, vigili del fuoco e protezione civile, con l’aiuto dei cani molecolari, stanno passando al setaccio una zona all’interno del parco delle Groane, in parte boschiva, vicina a un campo da baseball e che dista al massimo due chilometri dall’abitazione dove la giovane vive con il fidanzato con cui, prima di svanire, ha avuto una lite pesante.
Fidanzato che, da quel che risulta, avrebbe avuto una relazione parallela con un’altra donna, un’americana, che andava avanti da alcuni mesi. Anche lei sarebbe rimasta incinta ma il bimbo lo avrebbe perso. Mentre la sorella, ieri, ha di nuovo lanciato un appello sui social, scrivendo «se non abbiamo ancora trovato Giulia è perché non ho fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo», le indagini coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo vanno avanti senza escludere alcuna ipotesi, anche la più tragica.
Il lavoro di ricostruzione
Si sta cercando di ricostruire quel «buco» di ore, tra sabato sera, quando Giulia viene inquadrata verso le 20 da una telecamera vicino a casa e poco più tardi invia un messaggio, e domenica mattina, quando il suo cellulare risulta off-line e il suo compagno, Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso a Milano, esce di casa per andare a lavoro verso le 7.
Ed è stato proprio lui che nel pomeriggio, dopo essere rientrato, ha denunciato la scomparsa della compagna lasciata all’alba nel letto, ha spiegato, mentre dormiva e che poi si sarebbe allontanata solo con il passaporto, il bancomat (al momento non è stato registrato alcun prelievo) e 500 euro in contanti, ma senza portare con se gli abiti.
Ciò che al momento è emerso nell’inchiesta, attraverso l’acquisizione di messaggi mandati dalla 29enne ai familiari e ad un’amica, dai video di sorveglianza installati alla zona dove abita la coppia e da alcune testimonianze, è che la giovane prima di sparire avrebbe litigato pesantemente col fidanzato: aveva scoperto che lui avrebbe avuto una sorta di seconda vita con un’altra, anche lei rimasta incinta di un bimbo poi perso e anche lei ignara della relazione parallela e del piccolo in arrivo.
Le ultime ore
Infatti, sempre sabato ci sarebbe stato un incontro a tre, forse per chiarire, ma che avrebbe sconvolto Giulia, e pure i suoi genitori a cui lei aveva confidato il tradimento. Infatti, il giorno dopo, madre, padre e sorella, preoccupati in quanto non riuscivano più a contattarla, dal Napoletano sono piombati a Senago a casa del fidanzato con cui avrebbero discusso e sarebbero arrivati anche alle mani.
Intanto, nel fascicolo di indagine è stata iscritta l’ipotesi di istigazione al suicidio, un titolo di reato tecnico per svolgere tutti gli accertamenti su un caso nel quale non si esclude nulla. Per questo, dopo che martedì le ricerche si sono concentrate nel canale Villoresi e nel Seveso, da ieri si sta passando al setaccio un’area ben definita all’interno del parco delle Groane nella speranza di trovare qualche indizio.