Mef: sorprese da extraprofitti
Fari puntati del governo sulle banche. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti torna in pressing sugli istituti di credito affinché l’aumento dei tassi non si ripercuota negativamente sulle famiglie. Gli osservati speciali sono i mutui per l’acquisto delle case e i risparmi, la cui situazione comunque al momento non desta particolari timori.
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«Il governo resta vigile sull’impatto che le condizioni di finanziamento restrittive stanno avendo o possono produrre, sul mercato delle abitazioni e sul risparmio delle famiglie», avverte il ministro in question time al Senato. Dagli ultimi dati disponibili, a fronte di un calo dei mutui ipotecari del 12,8% nel quarto trimestre 2022, le compravendite si sono ridotte solo 2,1%: questo «vuol dire che si ricorre meno all’indebitamento», spiega. Inoltre «la dinamica dei prezzi delle abitazioni non mostra segnali di grande preoccupazione».
Ma la guardia resta alta: il governo, sottolinea il ministro, «guarda con attenzione alle iniziative che il settore bancario porrà in essere per attenuare la divergenza tra l’aumento del margine di interesse sui crediti erogati e quello sui rendimenti dei conti correnti». L’obiettivo deve essere quello di «garantire condizioni più vantaggiose, oserei dire più eque sulle famiglie», puntualizza Giorgetti, che già nelle scorse settimane aveva acceso il faro sul fatto che le banche stessero adeguando più lentamente (al rialzo dei tassi) gli interessi riconosciuti alla clientela rispetto agli interessi sul credito erogato: un passaggio che aveva spinto qualcuno a ipotizzare che fosse in arrivo una tassa sugli extraprofitti delle banche.
La prossima legge di bilancio
In questo scenario, intanto, le misure con cui è intervenuto il governo, dalla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile alle garanzie sulla prima casa per gli under 36, stanno registrando «un grande successo» e «dobbiamo porci il tema di come rifinanziarle», annuncia Giorgetti. La valutazione si farà in autunno con la Nadef, che servirà a mettere a punto la prossima legge di bilancio.
Manovra che valuterà attentamente i dati più aggiornati di inflazione e tassi di interesse, «auspicando che con l’estate cessino gli aumenti e ragionevolmente questo dovrebbe accadere», con l’obiettivo di «tutelare l’andamento del potere di acquisto delle famiglie». E per i nuclei più bisognosi, in particolare, qualche novità potrebbe concretizzarsi presto: dalla tassa sugli extraprofitti dovrebbero infatti arrivare «sorprese positive di maggior gettito», annuncia Giorgetti, che verrà destinato alle famiglie più vulnerabili.
La prossima manovra intanto finisce nel mirino della Corte dei conti, che nel Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica, osserva: Nadef e legge di bilancio si annunciano «particolarmente impegnative», perché il Def non ha compreso nel quadro programmatico alcune voci come le risorse per i contratti del pubblico impiego o per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza che andranno invece inserite in manovra.
La magistratura contabile, però, rileva anche come «le ottime capacità di resistenza» dimostrate dall’economia italiana costituiscano «una solida base per la ripartenza» e spingano ad affrontare «con fiducia le complesse sfide legate alla necessità di accrescere durevolmente il tasso di sviluppo e ridurre il peso del debito pubblico».
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